Gli insegnanti dagli stipendi tagliati e dai posti che tremano hanno richiamato in una palestra siciliana tre scuole elementari: piccoli indiani, africani, tanti gentilissimi italiani. E per dare solennità al Natale fettine di panettone e aranciate. Ma la scuola ha finito i soldi e nel 2011 solo le scuole private riusciranno a far festa. Tremonti, Gelmini e Brunetta sempre più soddisfati
Se i bambini fanno teatro con le facce dai colori diversi
23-12-2010
di
Pietro Ancona
Io e Giuseppina abbiamo accompagnato Rania, la nostra nipotina mauriziana a scuola per la recita natalizia. Papà e mamma di Rania lavorano e noi li abbiamo sostituiti. La festa si è svolta nella palestra della scuola elementare affollata da oltre un centinaio di familiari . Tanti bellissimi bambini con un costumino natalizio semplicissimo fatto di un maglione rosso e di una coroncina in testa. Tanti bambini africani o indiani o cinesi tra tantissimi bambini italiani. Una folle gentile ed affettuosa di parenti genitori, mammine, nonni tutti alquanto poveri, tutti vestiti quasi allo stesso modo di vestiario proveniente da Lattarini o dai supermercati. Moltissime mamme, pochi papà. Aria di festa velata dalla tristezza di un Natale con pochi, pochissimi soldi…
Le insegnanti dei bambini sono state bravissime. Sono riuscite a tenere insieme un centinaio di bambini provenienti da tre scuole diverse che si vedevano per la prima volta e per la prima volta recitavano insieme. Poesie, canzoni, tutte dedicate al Natale ma una anche alla pace. Un successo! La scuola elementare ha offerto alla fine un piccolo “rinfresco” con fettine di panettone, patatine fritte, aranciate ed ha avuto anche l’idea di regalare ad ogni bambino un piccolo regalo natalizio. Un orologio di plastica, una spadina, una cosa qualsiasi che tuttavia sono segni di attenzione, di un rapporto umano e civile nella comunità scolastica.
La cosa bella è che le insegnanti partecipavano con slancio a tutta la festicciola e sembravano( e sono molto) motivate.
Questo scuola, questo insieme di energie, di volontà positive, di attenzione per i nostri bambini sembra in fase di esaurimento. I fondi sono sempre di meno come gli insegnanti e non è detto che l’idea che sta a fondo di questo straordinario luogo della infanzia dei nostri bambini non venga messo nelle cose che si dovranno dismettere a vantaggio della scuola elitaria e privata solo per figli della parte benestante della popolazione.
Il ghigno di Tremonti, di Brunetta, della Gelmini mentre strangolano la scuola italiana si fa sempre più soddisfatto.Stanno distruggendo le cose che fanno dell’Italia una comunità, una nazione. Allievi della strega inglese del liberismo aspirano alla “società asociale”, alla “società” di individui che stanno insieme soltanto per caso.
Già membro dell'Esecutivo della CGIL e del CNEL, Pietro Ancona, sindacalista, ha partecipato alle lotte per il diritto ad assistenza a pensione di vecchi contadini senza risorse, in quanto vittime del caporalato e del lavoro nero. Segretario della CGIL di Agrigento, fu chiamato da Pio La Torre alla segreteria siciliana. Ha collaborato con Fernando Santi, ultimo grande sindacalista socialista. Restituì la tessera del PSI appena Craxi ne divenne segretario.