Saggio
Pirati e altri avventurieri
di Fernando Savater
Passigli
euro 18,00
Il più noto scrittore e filosofo spagnolo alle prese con i suoi “eroi” letterari e cinematografici.
Da Stevenson a Salgari, da Defoe a Walter Scott, a Dickens, Fernando Savater racconta le sue letture, i personaggi che l’hanno fatto – e ci hanno fatto – sognare, come Long John Silver , il Corsaro Nero, Sandokan o Robinson Crusoe. Pirati e avventurieri sì, come sottolinea il titolo, ma anche detectives, vampiri e terribili delinquenti. E non solo. In loro compagnia, infatti, troviamo anche gli albi di Tintin o i film del tenebroso Humphrey Bogart, quelli di James Stewart e quelli di Groucho Marx. Una suggestiva passeggiata nel mondo della fantasia accompagnati da un “cicerone” amabile, stimolante, appassionato. “A tali storie, finzioni letterarie o cinematografiche, ho dedicato le ore più liete della mia vita”, ed è proprio di esse che tratta questo primo volume (cui ne seguiranno altri due).
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Fumetto
Gugulandia
di Hernán H.
a cura di G. Lupi
Cagliostro
euro 11,90
Un “fumetto” decisamente diverso dal solito. L’autore è un caricaturista cubano (ora espatriato) che deve la sua fortuna proprio grazie a questa sorta di cosmogonia – creata nel 1964 – costituita da pochi personaggi: il re, lo stregone, l’artista, il cacciatore, la donna e un bambino, più i “placatanes”, enormi animali dalle imprevedibili reazioni. Gugulandia è un mondo preistorico in cui l’uomo che parla per la prima volta dice “gu”. Ma anche lo specchio di tutti gli universi possibili. Un mondo fatto più di domande che di risposte. Divertente, a volte ingenuo, altre sottilmente provocatorio, spesso arguto. Un mondo – come ha scritto la “blogger” cubana Yoani Sánchez, autrice dell’introduzione – dove gli uomini primitivi scoprono le loro verità grazie all’errore e alla critica e dove la comunicazione risulta essere la cosa più importante.
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Racconto
Nel museo di Reims
di Daniele del Giudice
Einaudi
euro 9,50
“E’ da quando ho saputo che sarei diventato cieco che ho cominciato ad amare la pittura”. Questo il bellissimo “incipit” del racconto di Daniele del Giudice pubblicato ora da Einaudi (ma uscito già per Mondadori nel 1988). E’ la storia di Barnaba, il personaggio di questo testo, che si fa accompagnare da Anne per le sale del museo di Reims. E si affiderà a lei – novello “Lazarillo” -, ai suoi occhi, alla sua voce (d’un colore “caldo e brillante”), per compiere un viaggio intimo lungo i “passaggi segreti” dell’arte e della letteratura: Corot, Géricault, Delacroix, ma soprattutto David, l’autore di quello straordinario “Marat assassiné” che per Barnaba è molto di più di un dipinto. Un testo breve – anzi, brevissimo – per conoscere uno dei più avari (letterariamente) ma importanti scrittori italiani contemporanei.
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.