Testimoni contro ingiustizia e violenza
18-03-2010
di
Suor Beatrice Salvioni
Tra il 1914 e il 1915, un giovanissimo prete piemontese, don Giacomo Alberione, inizia a dare corpo a un’intuizione che lo accompagnava da quando era poco più che adolescente: l’idea cioè che il Novecento portasse con sé tali e tanti cambiamenti da esigere nuove espressioni e nuove modalità per comunicare il Vangelo. Bisognava entrare in dialogo con una società che stava rapidamente cambiando e bisognava farlo accettando gli strumenti che questa società andava elaborando: nuovi mezzi di informazione, nuove idee di lavoro, nuove elaborazioni politiche. Don Alberione, da uomo di Chiesa quale era, intuiva che la predicazione avrebbe dovuto dotarsi di nuovi strumenti e soprattutto di nuovi linguaggi.
Questa intuizione è all’origine della Famiglia Paolina che si delinea proprio a partire dalla fondazione della Società San Paolo e delle Figlie di San Paolo, rispettivamente nel 1914 e nel 1915. L’editrice Paoline è espressione di quest’intuizione e la sua missione specifica è appunto quella di lavorare con i mezzi della comunicazione a servizio del Vangelo, della cultura e della promozione integrale della persona.
È questa dunque la politica editoriale della casa editrice che, attraverso i mille e più titoli del suo catalogo multimediale, si inserisce nel campo dell’editoria con una fisionomia precisa, ma con orizzonti ampi che vanno dalle materie teologiche e bibliche alle tematiche sociali e di formazione. In questo orizzonte trovano posto pubblicazioni attente a tematiche emergenti, quali il dialogo interreligioso e interculturale, il rapporto fede-cultura, la globalizzazione, le nuove frontiere dell’etica. Forte dell’intuizione carismatica del suo fondatore, che vedeva nella progressiva saldatura tra fede e cultura la strada privilegiata per una vera umanizzazione del sapere e delle istituzioni sociali, la casa editrice dedica particolare attenzione a pubblicazioni rigorose, ma divulgative, per offrire a un pubblico vasto strumenti di crescita e di confronto.
La casa editrice dedica molto spazio alle testimonianze, come indicano alcuni titoli recenti:
- Oscar Arnulfo Romero, di Alberto Vitali, che racconta a trent’anni dal suo martirio, la vicenda dell’Arcivescovo di San Salvador ucciso il 24 marzo 1980 mentre celebrava l’eucaristia;
- Ignacio Ellacuria e i martiri di El Savador, di Emanuele Maspoli con prefazione di Jon Sobrino, pubblicato in occasione del ventesimo anniversario della loro uccisione a opera degli squadroni della morte, il 16 novembre 1989;
- Un parroco all’inferno – Abuna Manuel tra le maceria di Gaza, di Nandino Capovilla con prefazione di Luisa Morgantini, pubblicato in occasione del primo anniversario dell’Operazione Piombo Fuso (27 dicembre 2008 – 18 gennaio 2009) decisa dall’esercito israeliano contro la popolazione palestinese.
Privilegiando la testimonianza dei protagonisti, la casa editrice ritiene di esprimere in modo più genuino e concreto la denuncia di situazioni di ingiustizia e di violenza che segnano dolorosamente la nostra storia. Ovviamente non si tratta sempre e solo di denuncia, ma anche di condivisione di percorsi umani realizzati e di elaborazione di pensiero altro da far circolare come possibile bene per molti.
Suor Beatrice Salvioni dirige l'ufficio stampa delle Edizioni Paoline.