ORIO VERGANI, GIORNATE DI BARCELLONA. LUGLIO 1936, a cura di S. Gerbi, Aragno
Sandro Gerbi, saggista (sua una biografia di Montanelli) e giornalista della “Stampa”, del “Corriere” e del “Sole-24 Ore”, ripropone in questo volume la cronaca dei giorni passati da Orio Vergani (1898-1960) – uno dei più importanti inviati del “Corriere della Sera” – in Spagna a partire dal 18 luglio del 1936. Una cronaca “diversa”, scritta da un fascista simpatizzante per Franco, ma non esageratamente faziosa e sicuramente di interessante lettura. Quando scoppia la Guerra Civile, Vergani viene arrestato nel suo albergo, il Falcón, a Barcellona, con gli altri inquilini, perché sospettato – a quanto pare ingiustamente – di aver sparato dalle finestre e di aver ucciso una persona. Ma il console italiano della capitale catalana riuscirà a farlo liberare e rimpatriarlo via mare. Una prosa pacata, quasi romanzesca, di un autore che, come ebbe a scrivere Oreste del Buono: “poteva passare da un argomento all’altro, riuscendo a suggerirne la visione, i colori, i suoni, i sapori, l’emozione, ma anche un briciolo di malinconia”…
ELOY TIZÓN, VELOCITÀ DEI GIARDINI, a cura di P. Tomasinelli, Mavida
Nato a Madrid nel 1964, Eloy Tizón è considerato – a ragione – uno dei più originali e rappresentativi scrittori spagnoli della sua generazione. E le edizioni Mavida di Reggio Emilia ci propongono ora – con la solita raffinatezza editoriale che le contraddistingue, accompagnata dalle belle incisioni dello svizzero André Beuchat – una decina di racconti egregiamente tradotti dai corsisti del Master di Traduzione editoriale organizzato dall’Agenzia formativa “TuttoEuropa” di Torino e guidati da Paola Tomasinelli. Questo libro è stato giudicato dai critici di El País come uno dei cento libri più interessanti degli ultimi venticinque anni ed è stato scelto dalla rivista “Quimera” come una delle migliori raccolte di racconti della letteratura spagnola dell’intero Novecento. Sono storie che “parlano di noi, – ha scritto Miguel Ángel Muñoz – “ed è proprio quando si riesce a ottenere questo risultato, che un libro diventa indimenticabile”. Da non perdere.
CARMELO ABBATE, BABILONIA, Piemme
L’autore è caposervizio nella sezione attualità di “Panorama”, ma è soprattutto noto per le sue inchieste sotto falsa identità: si è infatti finto marocchino e curdo per raccontare la tragedia del lavoro nero nel Sud d’Italia, così come si è finto medico per documentare il fenomeno della malasanità negli ospedali italiani. Questa volta si è spinto nel mondo dell’eros nazionale, per raccontare i tanti vizi di un mondo che cammina sul confine dell’illecito. Un mondo a molti – credo – sconosciuto e soprattutto inaspettato, che coinvolge uomini e donne di tutte le classi sociali e di tutte le regioni. Amori di gruppo, trans, sadomaso, scambisti, esibizionisti, “cam girl”, guardoni, feticisti… e altro ancora che frequentano i quattrocento club privé sparsi per lo Stivale, che s’iscrivono alla Federsex (l’associazione nazionale dei privé) o al sito internet Morenasex per scambi di coppie. Insomma, come dice il sottotitolo, un vero e proprio “viaggio nell’Italia del sesso”.
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.