La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

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Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

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Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

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I segreti della “ragazza” che ha fatto tremare gli intoccabili dell’Italia ’70

01-02-2010

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Tamara Baroni, protagonista disinibita che ha appassionato per anni giornali italiani e stranieri, racconta la sua scandalosa verità in un libro pubblicato on line. L’amore con Bubi Bormioli, le attenzioni di Gianni Agnelli, Gigi Rizzi, Dado Ruspoli. Nessun editore ha osato stamparlo…


tamara_baroni_xIrrompe dal passato un’icona dell’Italia degli anni Sessanta e Settanta. L’Italia da bere, l’Italia dell’allegra provincia, tutta gossip e trasgressione da fare ma non dire. Tamara Baroni, bellezza ruspante e provocatoria, bellezza dirompente che fa girare la testa a tutti, agli uomini che la sognano e alle donne che la detestano. Tamara da copertina, Tamara degli scandali, Tamara che viaggia in Lamborghini e si trasforma in Tamiura, Tamara al centro di un giallo tutto da ridere che però non la fa ridere per niente visto che finisce in carcere e ci resta 47 giorni, venti in isolamento.

Tamara adesso ha 63 anni, li ha compiuti il 3 gennaio. Da 23 anni vive nel Nord Est del Brasile, a Natal. Si occupa di immobili, ma fa soprattutto la moglie e la madre a tempo pieno dei tre figli, ora adulti, avuti dal terzo marito. E soprattutto vuole che l’Italia sappia. Che cosa deve sapere? La sua verità. Quello che non è stato scritto tanti anni fa, ai tempi in cui era la ragazza dello scandalo, quello che fu scritto, a suo dire, in modo sbagliato, quello che si è tenuta dentro per anni. Ma all’improvviso i tappo parte, tac…. E dalla bottiglia dei suoi ricordi esce un fiume in piena di dati, circostanze, fotografie, di quei lontani anni Sessanta e Settanta.

Ed ecco allora la sua autobiografia, Tamara, la parmigiana. Il libro che aveva nel cuore e che è diventato realtà. Un’autobiografia scritta (anche bene) da una donna che ha sempre preso di petto la vita, con spavalderia, sicurezza, anche un po’ di ingenuità in certi momenti.

Una ragazza di provincia che è diventata, ai tempi, un simbolo. Il simbolo della trasgressione, della vita sopra le righe, del femminismo. Una ragazza da copiare. O da detestare. Ma questo marchio, il marchio della “ragazza di Bubi” ( l’industriale del vetro Pierluigi Bormioli, l’uomo che fu il suo amante e che in un certo senso è stato l’artefice della sua fortuna – sfortuna) se l’è portato addosso per tutta la vita. Anche dopo che il fiume del tempo è passato su quelle antiche storie. Nonostante lei abbia fatto tanto per scrollarsi di dosso quel marchio. Recitando in teatro (e anche cose importanti), cantando, scrivendo per i giornali, scrivendo libri di poesie sia in Italia, sia in Brasile. Macché: Difficile togliersi l’etichetta di Tamiura, l’etichetta di “ragazza di Bubi”, di reginetta del “giallo di Parma”.

Aveva un’unica via, Tamara, per cercare di scrollarsi di dosso quell’unico timbro. Che comunque non rinnega. Lei non rinnega niente. Né la sua storia d’amore con Bubi Bormioli, né i tanti amori, né la frequentazione della dolce vita ai tempi della Saint-Tropez ruggente dominata da B.B. e un codazzo di playboy. Ma ha cambiato vita: Tamara ha sepolto Tamiura e vuole che la gente lo sappia. Ecco perché il libro Tamara, la parmigiana.

tamara_baroni_cover-libroGià. Il libro. Che sta per uscire on-line. On-line?, ci si può chiedere. E perché? Perché nessuno, nessun editore l’ha voluto. Né case editrici di spessore nazionale e internazionale, né editori locali. C’è stato, anzi, un pour-parler con un editore locale, Tamara era convinta di essere vicina al contratto, ma poi l’accordo è finito in una bolla di sapone. Pluff, via… Non se ne fa niente. Tamiura ha conosciuto troppa gente, troppe persone influenti, troppe persone che sono ancora vive e che potrebbero non gradire di… tornare in piazza. Perché il lbro è zeppo di nomi. Non c’è solo quello di Bubi Bormioli, il re del vetro che tradì la moglie marchesa abbagliato dagli occhi di fuoco della ragazzina di provincia, ce ne sono tanti, in ordine sparso.

Perfino quello di Gianni Agnelli. E di tutti i playboy ruggenti del periodo, da Gigi Rizzi a Paolo Pazzaglia, da Sergio Ferrero di Muresanu a Dado Ruspoli. Il libro fa rivivere uno spaccato di quella certa Italia da bere tra i Sessanta e Settanta. Notti in bianco, yacht zigzaganti nelle acque del piacere, colazione a Parigi, cena a New York. No, un libro così, pensano gli editori, non va. Meglio di no. Tanto più che sono passati tanti anni ormai. Chi si ricorda di Tamara Baroni, della splendida Tamiura, se non gli ultrasessantenni?

Ok, può essere un discorso che fila. Ma allora perché quando l’ho “sdoganata” sul mio giornale on-line, “Pramzanblog”, i miei articoli su di lei sono stati regolarmente ripresi dalla stampa nazionale? Perché quando è stato arrestato un figlio di Bubi Bormioli per una questione di droga, tutta la stampa nazionale l’ha cercata per avere un suo commento, una sua considerazione? Perché appena pubblico qualcosa su Tamara su Google si infittiscono le richieste di persone che vanno a leggere? Perché Alda D’Eusanio ha fatto venire, nella primavera scorsa, Tamara Baroni dal Brasile, a spese di Magnolia e della Rai, per raccontare la sua storia? Perché se ormai è un personaggio “obsoleto”?

Ma non lo è, Tamara. E lei ne è convinta. Ed è per questo che ha scritto il suo libro ed è per questo che, di fronte all’indifferenza degli editori, ha deciso di pubblicarlo on-line. “In in dei conti”, dice “avrò pure il diritto, no, di dire la verità? Non diffamo nessuno, non faccio la guerra a nessuno. Dico soltanto la verità.”. Il libro, a forma di blog, sarà ufficialmente presentato alla stampa a Parma, lunedì 8 febbraio, con un collegamento audio – video con la Baroni, dal Brasile. “Risponderò a tutte le domande dei giornalisti”, dice “non ho problemi”.

Ma chi è Tamara? Com’è diventata, da ragazzina di provincia con il segreto della seduzione ben stampato nel dna, un’icona della femminilità (e anche del femminismo)?

Dunque, Tamara è nata a Parma il 3 gennaio 1947, ha frequentato le magistrali dalle Maestre Luigine, suore della sua città, ottenendo il diploma di maestra a 16 anni. Sposatasi a 18 con Giuseppe Bertelli (matrimonio concluso alcuni anni dopo con annullamento della Sacra Rota), era già madre di una bambina, Viviana, a 19 anni appena compiuti. Subito dopo ha lavorato come modella e indossatrice (per Max Mara, Colgate in Tv, Faber, eccetera), ha sfiorato il titolo di Miss Italia nel 1967 (le fu assegnata soltanto la fascia di Miss Eleganza perché era sposata e il regolamento escludeva allora le donne sposate) e si è classificata quarta a miss Mondo. Ma soprattutto è salita alla ribalta per la “scandalosa” (ai tempi) storia d’amore con Bubi Bormioli . Fu il periodo della dolce vita, dei viaggi intorno al mondo, delle notti in bianco. Una vita però che poi Tamara ha abbandonato.

Per fare teatro, con Domenico Modugno: Mi è caduta una ragazza nel piatto. Poi il “giallo di Parma”, 47 giorni di carcere. Accusata, ingiustamente, di aver tramato l’omicidio della moglie di Bubi, la marchesa Maria Stefania Balduino Serra. È stata prosciolta senza processo,, ma ha dovuto rimboccarsi le maniche per riemergere dal fango in cui era stata cacciata. Si è messa a fare la cantante, con l’orchestra di Iller Pattacini (che poi ha sposato), è tornata al teatro con Ric e Gian nel 1974, ha recitato in una commedia scritta per lei da leo Chiosso (Cosa m´importa se il mondo mi rese fatal?!), è passata perfino al teatro impegnato (Zoo di vetro di Tennessee Williams e Le mani sporche di Sartre, con Arnaldo Ninchi).

Bella, brava, ma con uno spiccato senso di autonomia, che l’ha portata a dire di no a produttori come Carlo Ponti e Dino de Laurentiis e a registi come Federico Fellini, che aveva “osato” di chiederle di ingrassare 15, 20 chili per darle una parte in un suo film. È molto vicina a un sogno, Tamara, l’ex Tamiura. Recitare con Eduardo de Filippo. In parmigiano. Impresa ardua, da tremare. Ma in quel periodo la Baroni rischiava di perdere la figlia Viviana, che il primo marito cercava di strapparle, e così ha abbandonato il teatro. A trent’anni. Poi la svolta culturale. Ha conosciuto Corrado Costa, ha cominciato a scrivere per la rivista letteraria Alfabeta, ha fatto uscire il suo primo libro di poesie, Sotto identiche cose. E infine l’ultima “svolta”. Il terzo marito, Gianni Garbellini. Il trasferimento in Brasile, i tre figli, Ciro, Sara e Marco, i primi due già avvocati, il terzo quasi. L’attività di imprenditrice, anche direttrice di una scuola di equitazione e titolare di una scuderia. E un nuovo libro di poesie, questa volta in portoghese, Constelaçâo mulher. In Brasile è molto conosciuta ed apprezzata e fa parte dell’Academia das letras.

Questa è la nuova Tamara. Quanto sono lontani i tempi delle notti brave, delle scritte sui muri rivolte al suo amante Bubi Bormioli (“Bubi non tamareggiare”), del “giallo di Parma”. “Ho scritto questo libro e ora ho deciso di pubblicarlo on-line”, mi ha detto Tamara “perché vorrei che molti avessero il coraggio e la volontà di dire ‘no’ ai potenti fasulli e di ricominciare sempre da capo. Questa è stata la mia vita. E spero che serva a qualcuno”.

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Achille MezzadriAchille Mezzadri è giornalista e scrittore. Parmigiano, vive a Milano dal 1971 e nel maggio 2008 ha fondato il giornale on-line Pramzanblog, che si occupa di cose parmigiane, tradizione, storia, dialetto, attualità, cultura. Ha lavorato alla Gazzetta di Parma, alla Mondadori e alla Rusconi (ora Hachette) dove è stato prima inviato poi redattore capo del settimanale Gente. È stato tra i pionieri delle televisioni private e nel 1980 ha vinto il premio Telegatto per il programma a puntata Dossier Fame trasmesso da Antenna Nord (“madre” di Italia 1). Ha scritto vari libri, tra i quali “Vivere con sei gemelli”, con la mamma più famosa d’Italia, Rosanna Giannini, e “Il fascino delle Olimpiadi”.
 

Commenti

  1. […] […]

  2. luisa

    senza offesa : chi se ne frega ?

  3. liana felix

    REALMENTE SUA HISTORIA MEREÇE UM LIVRO.BEIJOS

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