La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

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Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

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Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

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Berlusconi deve scegliere tra inferno e paradiso

12-04-2010

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Cronaca 2036. Essendo unto dal Signore, il Berlusconi centenario scivola e muore. Arriva alle porte del paradiso dove l’attende paziente San Pietro.

“Benvenuto in paradiso, eminenza. Prima di farla accomodare devo purtroppo anticiparle che abbiamo un piccolo problema. È molto raro che un politico d’alto rango arrivi qui, ecco perché non sappiamo come trattarla e cosa fare con lei. Abbiamo deciso di lasciarle la scelta. Trascorrerà un giorno all’inferno e un giorno in paradiso. Riteniamo un riguardo dovuto concederle questa esperienza in modo possa farsi un’idea su dove trascorrere l’eternità”.

San Piretro accompagna l’ospite all’ascensore e Berlusconi scende all’inferno. Quando si apre la porta il Centenario scopre un verdissimo campo da golf. In lontananza un club house che così lussuoso non aveva mai frequentato. Nella veranda lo aspettano gli amici politici con i quali aveva spartito il potere. Gli vanno incontro. Lo abbracciano commossi ricordando i bei tempi quando assieme si arricchivano alle spalle degli italiani.

“Visto che siamo qui, giochiamo”.

“Quando hai imparato?” sussurra Bondi stregato dall’ammirazione. “Ogni volta che ti lasciamo solo prepari una sorpresa…”

Verso sera la cena: caviale e aragoste. Al caffè arriva il diavolo che si rivela persona squisita, simpatico, divertente. Berlusconi incrocia barzellette, insomma, una serata come da anni non ricordava. B. si diverte talmente tanto che non tiene conto del tempo. Purtroppo viene l’ora di ripartire. Gli amici lo circondano, abbracci e strette di mano. Di nuovo solo nell’ascensore il Cavaliere ha subito nostalgia.

L’ascensore si riapre in paradiso, San Pietro lo sta aspettando. Comincia la seconda giornata. Saltella da una nuvola all’altra suonando l’arpa dopo aver chiesto invano la chitarra di Apicella. Canta, prega, ma il giorno è lungo. Si annoia anche se continua a sorridere per far capire agli angeli della scorta com’è contento. Non si sa mai che il Padreterno sia permaloso. Finalmente il secondo giorno finisce e B si presenta nell’ufficio dove San Piretro sta aspettando.

“Eminenza, è il momento della decisione. Ha passato un giorno all’inferno e un giorno in paradiso. Adesso può scegliere consapevolmente e democraticamente dove trascorrere l’eternità”.

Il Cavaliere continua a sorridere. Ha ormai deciso ma non vuole offendere il funzionario squisito.

“Mi consenta, il Paradiso è davvero un incanto, ma per le abitudini accumulate nella vita e per gli amici dai quali mi è penoso separarmi, credo che l’Inferno sia in sintonia con le miserie delle quali superficialmente mi rallegro”.

Gli occhi si abbassano per fingere imbarazzo, ma San Pietro lo consola.

“Come le avevo annunciato rispettiamo rispettosamente ogni sua decisione”.

L’ho scampata bella, è il pensiero che attraversa B anche se subito si pente: magari in Paradiso leggono i pensieri, chissà…

San Pietro non sembra felice ma non cambia cortesia e lo accompagna all’ascensore. Quando si apre la porta dell’inferno, B muove i passi in un panorama arido e soffocante. Sabbia coperta da immondizie come nelle spiagge popolari dopo ferragosto. Gli amici sono lì, ma con abiti diversi. Tute da lavoro bisunte. Raccolgono il pattume in sacchi neri così pesanti da sfondarsi. E devono ripiegarsi e raccogliere a mani nude lordure sempre più marce. Il diavolo si avvicina. Gli passa un braccio attorno alle spalle in segno di benvenuto.

“Mi consenta…”, balbetta Berlusconi. “Mi consenta di non capire cosa può essere successo. Il campo da golf, lo champagne, e le cameriere così tenere nella giovinezza… Tutto cambiato. Poveri miei amici ridotti a clochard”.

Il diavolo lo guarda con ironia.

“Amico mio. Ieri eravamo in campagna promozionale. Abbiamo imparato dalle sue campagne elettorali e una volta preso il voto la propaganda finisce: si torna alla solita realtà. Ha studiato dai salesiani: doveva saperlo. L’inferno è questo. Poco fa lei ha votato per noi. Ecco la tuta, sotto al lavoro”.

 

Commenti

  1. giorgio

    spero che scelga il Paradiso all’Inferno ci sono persone per bene

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