La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

Libri e arte » Teatro »

Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

Inchieste » Quali riforme? »

Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

Società » Italia »

L’Italia che cambia: i siciliani hanno detto sì, più di 2 milioni, destra tradita, ragazzi in festa

16-06-2011

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Referendum - Foto di Marité ToledoLa Sicilia ha raggiunto il 52,6 per cento dei voti che io considero un contributo serio alla vittoria nazionale. Disaggregando il voto abbiamo punte di straordinaria eccellenza come le province di Enna con il 62,36 %, Ragusa con il 60,99, Agrigento 58,1, tutte sopra la media nazionale. Si tratta di centocinquanta Comuni. Nei Comuni, a Capo d’Orlando ha votato più dell’ottanta per cento, a Bagheria il 67 per cento, a Vittoria il 69.

La Sicilia ha quattrocento comuni. Molti hanno registrato punte oltre il sessanta per cento. Le cose non sono andate molto bene ma bene comunque nelle due grandi città Palermo e Catania. Le periferie urbane si sono attestate sotto il cinquanta per cento ribadendo un assenteismo oramai cronicizzato e legato alle tristi condizioni sociali, alla assenza della politica ed al loro immediato contrasto con il relativo star bene dei quartieri del centro.

Il Presidente della Regione, l’Mpa Lombardo, ha dichiarato di aver votato quattro sì. Grande è stato l’apporto del volontariato e dell’associazionismo specialmente a Palermo. A Palermo ho visto tanti giovani volantinare e c’è stata una intensa azione di propaganda dei gruppi femminili. Da notare l’entusiasmo e la grande motivazione dei votanti. Entravano nel seggio con piglio deciso e ne uscivano con il viso raggiante di chi finalmente ha regolato un conto ed ha potuto reagire alle ingiustizie.

Hanno votato si oltre 2 milioni di siciliani molto ma molto di più dell’elettorato progressista. Ripeto: il voto è stato entusiasta. Sperando che nessuno deluda.

Pietro AnconaGià membro dell'Esecutivo della CGIL e del CNEL, Pietro Ancona, sindacalista, ha partecipato alle lotte per il diritto ad assistenza a pensione di vecchi contadini senza risorse, in quanto vittime del caporalato e del lavoro nero. Segretario della CGIL di Agrigento, fu chiamato da Pio La Torre alla segreteria siciliana. Ha collaborato con Fernando Santi, ultimo grande sindacalista socialista. Restituì la tessera del PSI appena Craxi ne divenne segretario.

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