La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

Libri e arte » Teatro »

Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

Inchieste » Quali riforme? »

Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

Società » Italia »

Il 18 febbraio il nunzio apostolico in Italia offrirà un ricevimento al governo per festeggiare l’anniversario. Che senso ha per la Chiesa che il presidente Consiglio si faccia fotografare fra i cardinali Bertone e Bagnasco? Un gesto di perdono per le birichinate di un uomo devoto e di buon cuore. Intemperanze di Arcore, logge massoniche e bestemmie: tiriamoci una riga sopra

Signor Cardinale, non festeggi il Concordato invitando B e i suoi ministri

14-02-2011

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Il giorno 11 febbraio come ogni anno, puntuale come una maledizione, abbiamo ricordato l’anniversario dei Patti Lateranensi, che comprendono anche il Concordato tra Italia e Vaticano per regolare non solo le relazioni, ma anche  e specialmente i rapporti economici. Quest’anno l’anniversario è l’82°. Come ogni anno il Nunzio apostolico (in gergo ambasciatore) del Papa in Italia per l’occasione offre un ricevimento a cui partecipano un quarto di Vaticano, la Cei, quasi tutto il governo, parlamentari e intrallazzatori. In una parola il gotha della massoneria, nera, rosso, bianca. Signore e Signori, fate il vostro gioco! Puntate alto: ce n’è per tutti.

Con ogni probabilità questo raduno tra camerati si farà il giorno 18 febbraio 2011. Immagino che tutti si stiano preparando alla bisogna per riparare i buchi del bunga-bunga e fare dimenticare le notti di Arcore, compresa l’induzione di minorenne alla prostituzione. Se il cardinale Bertone o il Cardinale Bagnasco si faranno fotografare o riprendere accanto a Berlusconi, per l’occasione vestito con la cintura di castità, il messaggio che arriverà al mondo intero: che fotta o non fotta, che corrompa minorenni o corrompa donne adulte, che prostituisca o non prostituisca, che sia magnaccia o non sia magnaccia, che bestemmi o non bestemmi, a noi nulla ci cale perché, in fondo, è un bravo figliolo, che ama la Chiesa, la nutre, la sostiene, la finanzia; magari ogni tanto è un po’ birichino, ma noi, detentori del potere di rimettere i peccati in cielo e in terra, perdoniamo di gran cuore … fino alla prossima.

Con questa gerarchia e in queste condizioni, la gloria di Dio ha abbandonato il tempio, lasciando che diventasse spelonca di ladri e luogo di meretricio. Se la gerarchia cattolica accetta di celebrare i Patti Lateranensi insieme a Berlusconi, ha definitivamente buttato via la maschera e sarebbe bene che si dimettesse all’unisono perché essa è indegna di rappresentare l’Etica e tanto meno Gesù Cristo che ha scacciato i mercati dal tempio.

Una sola celebrazione è possibile oggi, l’abolizione del concordato per realizzare il sogno cavouriano di «Libera Chiesa in libero Stato». Infondo, io voglio ritornare al vangelo originario. Chiedo troppo?

Paolo Farinella, biblista, scrittore e saggista, è parroco nel centro storico di Genova in una parrocchia senza parrocchiani e senza territorio. Dal 1998 al 2003 ha vissuto a Gerusalemme "per risciacquare i panni nel Giordano" e visitare in lungo e in largo la Palestina. Qui ha vissuto per intero la seconda intifada. Ha conseguito due licenze: in Teologia Biblica e in Scienze Bibliche e Archeologia. Biblista di professione con studi specifici nelle lingue bilbiche (ebraico, aramaico, greco), collabora da anni con la rivista "Missioni Consolata" di Torino (65.000 copie mensili) su cui tiene un'apprezzata rubrica mensile di Scrittura. Con Gabrielli editori ha già pubblicato: "Crocifisso tra potere e grazia" (2006), "Ritorno all'antica messa" (2007), "Bibbia. Parole, segreti, misteri" (2008).
 

Commenti

  1. Lorenzo

    Si comporta come se nulla fosse.Il messaggio che manda è che ognuno può fare quel che vuole,tanto sfruttare, corrompere ,rubare ,non è reato.E la chiesa è con lui.Rientra tutto nella norma.I valori che per tanti anni, laici o cattolici, ci hanno accompagnato, erano prese in giro.Che è meglio un giorno da leoni che cento da pecore.”Fate come me”tutto quello che fino ad oggi vi è stato insegnato,nella scuola e nel catechismo,è brodo che vi ha lavato la testa, succhiato il cervello.Il messaggio alle nuove generazioni è chiaro.L’educazione è un disvalore,l’etica e la morale, la giustizia, la solidarietà non hanno alcun significato.L’unico dio:il denaro.Non importa come lo ottieni.B è un prodotto del tempo.Per quanto tempo ancora?

  2. Valentina Tamburro

    Leggo spesso ciò che scrive Don Farinella e ogni volta lo vorrei abbracciare per il coraggio della parola. Una parola, la sua, che viene dal cuore, onesta, corretta e oserei dire santa.
    Osservando tutto ciò che sta avvenendo in Italia ritengo che le persone davvero “si siano bevute il cervello e abbiano donato l’anima al male”.
    Sono preoccupata per il futuro dei nostri ragazzi. Sapranno scegliere la strada giusta?
    Valentina Tamburro

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