La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

Libri e arte » Teatro »

Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

Inchieste » Quali riforme? »

Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

Libri e arte » Cosa Leggere »

In incognito a Babilonia, alla ricerca del sindacato del sesso (a pagamento)

29-07-2010

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ORIO VERGANI, GIORNATE DI BARCELLONA. LUGLIO 1936, a cura di S. Gerbi, Aragno

Sandro Gerbi, saggista (sua una biografia di Montanelli) e giornalista della “Stampa”, del “Corriere” e del “Sole-24 Ore”, ripropone in questo volume la cronaca dei giorni passati da Orio Vergani (1898-1960) – uno dei più importanti inviati del “Corriere della Sera” – in Spagna a partire dal 18 luglio del 1936. Una cronaca “diversa”, scritta da un fascista simpatizzante per Franco, ma non esageratamente faziosa e sicuramente di interessante lettura. Quando scoppia la Guerra Civile, Vergani viene arrestato nel suo albergo, il Falcón, a Barcellona, con gli altri inquilini, perché sospettato – a quanto pare ingiustamente – di aver sparato dalle finestre e di aver ucciso una persona. Ma il console italiano della capitale catalana riuscirà a farlo liberare e rimpatriarlo via mare. Una prosa pacata, quasi romanzesca, di un autore che, come ebbe a scrivere Oreste del Buono: “poteva passare da un argomento all’altro, riuscendo a suggerirne la visione, i colori, i suoni, i sapori, l’emozione, ma anche un briciolo di malinconia”…

ELOY TIZÓN, VELOCITÀ DEI GIARDINI, a cura di P. Tomasinelli, Mavida

Nato a Madrid nel 1964, Eloy Tizón è considerato – a ragione – uno dei più originali e rappresentativi scrittori spagnoli della sua generazione. E le edizioni Mavida di Reggio Emilia ci propongono ora – con la solita raffinatezza editoriale che le contraddistingue, accompagnata dalle belle incisioni dello svizzero André Beuchat – una decina di racconti egregiamente tradotti dai corsisti del Master di Traduzione editoriale organizzato dall’Agenzia formativa “TuttoEuropa” di Torino e guidati da Paola Tomasinelli. Questo libro è stato giudicato dai critici di El País come uno dei cento libri più interessanti degli ultimi venticinque anni ed è stato scelto dalla rivista “Quimera” come una delle migliori raccolte di racconti della letteratura spagnola dell’intero Novecento. Sono storie che “parlano di noi, – ha scritto Miguel Ángel Muñoz – “ed è proprio quando si riesce a ottenere questo risultato, che un libro diventa indimenticabile”. Da non perdere.

CARMELO ABBATE, BABILONIA, Piemme

L’autore è caposervizio nella sezione attualità di “Panorama”, ma è soprattutto noto per le sue inchieste sotto falsa identità: si è infatti finto marocchino e curdo per raccontare la tragedia del lavoro nero nel Sud d’Italia, così come si è finto medico per documentare il fenomeno della malasanità negli ospedali italiani. Questa volta si è spinto nel mondo dell’eros nazionale, per raccontare i tanti vizi di un mondo che cammina sul confine dell’illecito. Un mondo a molti – credo – sconosciuto e soprattutto inaspettato, che coinvolge uomini e donne di tutte le classi sociali e di tutte le regioni. Amori di gruppo, trans, sadomaso, scambisti, esibizionisti, “cam girl”, guardoni, feticisti… e altro ancora che frequentano i quattrocento club privé sparsi per lo Stivale, che s’iscrivono alla Federsex (l’associazione nazionale dei privé) o al sito internet Morenasex per scambi di coppie. Insomma, come dice il sottotitolo, un vero e proprio “viaggio nell’Italia del sesso”.

Paolo ColloPaolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.

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