Caro Beppe,
leggo che in risposta a Bersani, che ti chiedeva di scegliere da che parte stare, hai risposto sul tuo blog:
non siamo il terzo polo di nessuno, Casini, Fini, Rutelli, questi fantasmi… non ci aggreghiamo con nessuno, destra e sinistra sono la stessa cosa, che facciano Pisapia o Moratti sindaco, faranno sempre l’Expo e milioni di metri cubi di cemento, che ci sia Fassino, che è un dipendente di De Benedetti, sicuramente vorrà fare la Tav e fare degli inceneritori, quindi fanno finta di bisticciare poi sulle scelte sono identici, sul cemento, sul conflitto di interessi, sulla legge elettorale che non hanno detto niente che è una porcata vergognosa, sullo scudo fiscale.
Posto che si può concordare sui “fantasmi” Casini, Fini e Rutelli, se posso permettermi, io la differenza tra Letizia Moratti e Giuliano Pisapia la vedo, eccome. E sia chiaro: l’ho votato sindaco senza esitazioni alle primarie e l’altro ieri in cabina elettorale (pur avendoci aspramente litigato), ma la mia preferenza come consigliere è andata a Paola Bernetti, candidata 5 stelle aggredita una settimana fa da ciellini al mercato mentre distribuiva volantini, davanti al figlio di dodici anni. E al Consiglio di Zona ho votato Federazione della Sinistra.
È probabile che già questo basti per te a inscrivermi nella cornice degli imbecilli, ma io ero uno di quelli che fin dall’inizio sosteneva che si dovesse tenere aperto un canale di comunicazione costante con i c.d. “grillini”, come dispregiativamente li chiamano, non solo perché il programma “minimo” è un buon programma, fattibile per giunta, ma perché il Movimento è seguito, appunto, da moltissimi giovani di vent’anni come me, che attualmente ad un partito non si iscriverebbero nemmeno per tutto l’oro del mondo.
E continuamente invito a fare una riflessione seria sull’argomento, aldilà dello sdegno e della contro-propaganda sull’antipolitica, che ho sempre detestato sin da quando ho cominciato ad occuparmi di politica sull’esempio di persone come Enrico Berlinguer e Sandro Pertini, ovvero a 18 anni, aprendo un blog “Orgoglio Democratico- per la Questione Morale”.
La tua affermazione però sul fatto che destra e sinistra sono la stessa cosa la trovo aberrante e, questa sì, da qualunquista dell’ultimo minuto. Perché se provi a chiedere alle mafie se tra destra e sinistra sono tutti uguali, ti diranno di no, infatti sanno chi andare a corrompere e avvicinare per fare i propri interessi; così come il sangue di gente come il Prof. Adolfo Parmaliana, ex-militante Pci, Pds, Ds, non verrebbe versato così spesso, se questa affermazione corrispondesse al vero.
Se c’è una cosa che ho sempre odiato è il pressapochismo, le analisi politiche spicciole, le mannaie per sciogliere i nodi. E affermare che “siamo tutti uguali” (sì, perché io ho 20 anni, sono di Sinistra e non me ne vergogno) è il più grande favore che si possa fare non solo a Berlusconi, ai corrotti, ai prepotenti che governano questo Paese (anche quelli che stanno a Sinistra), ma soprattutto è un regalo grandissimo alle mafie (Nando Dalla Chiesa te lo potrebbe ben dimostrare, ma probabilmente per te anche lui è un venduto).
Io non sono uguale ad uno di Destra. Non ho gli stessi valori. Sono abituato a ragionare con la mia testa, a fare profonda autocritica sugli errori della Sinistra, ma senza dimenticare che il vero avversario da abbattere, in questa emergenza democratica, è Silvio Berlusconi e tutto quello che lui rappresenta.
Più volte, per giustificare questa tua affermazione, hai detto che ti rifai ad Enrico Berlinguer e Sandro Pertini, che, guarda un po’, erano uno comunista e l’altro socialista. Ebbene, se avessi detto loro che Destra e Sinistra sono la stessa cosa, probabilmente Enrico ti avrebbe ricordato quanti giovani partigiani sulle montagne sono morti per la nostra libertà, mentre Sandro (per parafrasarti) “ti avrebbe preso a calci nel culo da un pezzo”.
Perché se c’è qualcosa che non sopporto è quando uno parla, senza informarsi. A maggior ragione se sei tu a farlo, visto che rimproveri a tutti che “esiste la Rete, potete informarvi da soli”. Esiste un sito web di Pisapia con l’intero programma, è anche ben schematizzato, forse farà pure schifo, ma io le differenze con quello della Moratti le vedo. Soprattutto, avendo conosciuto un po’ Giuliano in questi mesi, posso assicurarti che il suo modo di fare è completamente opposto a quello del nostro (si spera per poco) sindaco.
In questi anni hai scimmiottato la Questione Morale portata avanti da Berlinguer, eppure, a differenza sua, non hai fatto leva sulla diversità tra Noi e Loro, ma tra Te Stesso e gli Altri; Enrico stava in un partito con tanti difetti, ma parlava a nome di una comunità, aveva l’ambizione di cambiare profondamente la società. Agiva in un orizzonte politico, ideale, culturale che, sinceramente, tu non riuscirai mai a ricreare, con tutta la buona volontà di un buon programma fattibile. Diceva Berlinguer ad Eugenio Scalfari:
“Noi pensiamo che il privilegio vada combattuto e distrutto ovunque si annidi, che i poveri e gli emarginati, gli svantaggiati, vadano difesi, e gli vada data voce e possibilità concreta di contare nelle decisioni e di cambiare le proprie condizioni, che certi bisogni sociali e umani oggi ignorati vadano soddisfatti con priorità rispetto ad altri, che la professionalità e il merito vadano premiati, che la partecipazione di ogni cittadino e di ogni cittadina alla cosa pubblica debba essere assicurata.”
E quando gli fu chiesto proprio se aveva ancora senso, alla vigilia del 1984, parlare di socialismo, rispose:
“Quali furono infatti gli obiettivi per cui è sorto il movimento per il socialismo? L’obiettivo del superamento di ogni forma di sfruttamento e di oppressione dell’uomo sull’uomo, di una classe sulle altre, di una razza sull’altra, del sesso maschile su quello femminile, di una nazione su altre nazioni. E poi: la pace fra i popoli, il progressivo avvicinamento fra governanti e governati, la fine di ogni discriminazione nell’accesso al sapere e alla cultura. Ebbene, se guardiamo alla realtà del mondo d’oggi chi potrebbe dire che questi obiettivi non sono più validi?”
Ecco, questa è la Sinistra, la Nostra Sinistra, che forse sarà diversa dalla Sinistra degli altri che a te (e anche a me) non piacciono, ma esiste, è viva. Tu forse puoi non essere d’accordo che Pisapia possa cambiare Milano da Sindaco, ma io ti dico che se nel primo caso c’è speranza (perché noi Pisapia non lo lasceremo mai solo), con la Moratti la speranza è già morta.
Un favore, quindi, Grillo. Fai pure i tuoi spettacoli, organizza pure le tue liste, ma equiparare la Destra e la Sinistra, questo no. Perché ogni volta che lo fai è come se sputassi in faccia a tutti i Berlinguer e Pertini che sono morti per un ideale ieri, e a tutti i giovani come me che li prendono ad esempio oggi.
(Questo articolo è stato pubblicato sul sito Qualcosa di sinistra)
“Lo Staff di Qualcosa Di Sinistra è composto da giovani che si impegnano a condividere le proprie riflessioni, affinché queste possano aiutare altri giovani come loro a pensare, quindi gradirebbero, in caso si volessero copiarne alcuni stralci, di essere contattati o per lo meno di essere segnalati tra le fonti.
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Pierpaolo Farina è un blogger e il presidente nazionale dell'associazione Enrico Berlinguer (www.enricoberlinguer.it).