Se fossi Papa come primo atto ufficiale, abolirei il Natale, ormai festa frescona per residuati umani: non ha nulla di cristiano ed è tutto un inganno. La corsa al regalo poi è una vera falsità, nello stile berlusconista: tutti fanno finta di fare regali, ma tutti odiano «quel» regalo natalizio che tutti si sentono obbligati a fare, anche se tutti vorrebbero abolirlo, ma nessuno se la sente. Voglio un WikiLeaks per il regalo di Natale che pubblichi i pensieri nascosti di chi va a comprare il regalo per questo, per quello, a quello non si non farlo, ma come si fa, loro ce lo hanno fatto e dobbiamo ricambiare … et meraviglie simili fino al 24 dicembre. Al pomeriggio del 25 si tira un sospiro di sollievo: è finita anche quest’anno.
Proposta agli adulti seri, quelli che non hanno paura di destabilizzare l’Italia che ormai peggio di così non può andare: facciamo una scelta di dignità e diciamo a tutti gli adulti che quest’anno non facciamo regali a Natale? Perché non deve essere possibile? Abbiamo paura di deludere qualcuno? Lasciamo stare i bambini da parte per un momento e fategli pure il regalo, ma gli adulti, per favore, se vogliamo combattere Berlusconi, dobbiamo essere veri, altrimenti siamo falsi come lui che è la bugia personificata. Non facciamo finta di essere felici (abbracci e baci), mentre dentro quel regalo lo faremmo volare nella stratosfera.
Iniziamo ad essere coerenti e facciamo regali quando essi sono segni del cuore, esprimono un sentimento, muovono emozioni, non abbiamo parole sufficienti per dire l’amore, la riconoscenza, la gratitudine. «Questo» regalo può e deve essere fatto, ma non a Natale che il giorno più falso dell’anno; in qualsiasi altro giorno, quando nessuno sbircia e nessuno si aspetta qualcosa perché il regalo del cuore è una sorpresa d’amore, non un dovere obbligato. Se riuscissimo a farlo capire anche ai bambini! Che festa! Che educazione.
Attenti! Non dico che dove fare beneficenza con quello che risparmiate, ma che si cambi mente, testa, cuore e stile di vita. La vera carità che possiamo fare al mondo è di essere noi stessi veri e coerenti, liberi e autentici.
Notate bene questi nomi e segnateli nel vostro taccuino natalizio: sen. Maurizio Gasparri (Pdl), sen. Gaetano Quagliariello (Pdl), sen. Filippo Berselli (Pdl), sen. Roberto Centaro (Pdl), sen. Federico Bricolo (Lega Nord), sen. Sandro Mazzatorta (Lega Nord) e sen. Sergio Divina (Lega Nord) hanno immesso di nascosto nella legge sulle intercettazioni l’emendamento n. 1.707 «Violenza sessuale di lieve entità» nei confronti di minori con la conseguenza che chi è colto in flagranza, ma si capisce al volo che è la violenza sessuale sul minore è «di lieve entità», non scatta l’arresto immediato. E ti pareva! Sono salvi i preti pedofili, è salvo preventivamente il presidente del consiglio che di minori se ne intende, sono salvi tutti i delinquenti depravati che violano i bambini. Io penso che sia un regalo ulteriore di attenzione al Vaticano: vedete che pensiamo all’immagine dei vostri preti? Non li mandiamo nemmeno in carcere!
Non sapevo che la violenza sessuale potesse pesarsi a chilo; ma ora basta guardare la faccia dei firmatari per rendersi conto che la specie umana sta regredendo in contro evoluzione. Se in parlamento siedono uomini così (da notare: sono tutti uomini e nessuna donna del Pdl o della Lega hanno detto «Boh!») come possiamo volere una democrazia decente, anche al ribasso?
Il merito della scoperta va al Pd che una volta tanto, si è messo a leggere le carte. Ora tutti negano e giurano che le loro intenzioni erano pulite come le loro unte facce di tolla. Tanto per sgranchirsi le idee:
- il sen. Bricolo proponeva il «carcere per chi rimuove un crocifisso da un edificio pubblico», ma lo nega ad un pedofilo. Gente della Lega: votatelo se volete bene ai vostri bambini.
- il sen. Berselli ha dichiarato «di essere stato iniziato al sesso da una prostituta»: si capisce tutto!
- il sen. Mazzatorta vuole impedire «i matrimoni misti»: poveretto!
- il sen. Divina ha detto pubblicamente che «i trentini sono come cani ringhiosi e che capiscono solo la logica del bastone»: urca! si sentiva in vena di essere Mussolini!
Chi ha votato questa gente non dovrebbe come minimo buttarsi giù da solo dalla mole Antonelliana di Torino? Sono pronto a dare una mano, beh voglio strafare, anche due.
Paolo Farinella, biblista, scrittore e saggista, è parroco nel centro storico di Genova in una parrocchia senza parrocchiani e senza territorio. Dal 1998 al 2003 ha vissuto a Gerusalemme "per risciacquare i panni nel Giordano" e visitare in lungo e in largo la Palestina. Qui ha vissuto per intero la seconda intifada. Ha conseguito due licenze: in Teologia Biblica e in Scienze Bibliche e Archeologia. Biblista di professione con studi specifici nelle lingue bilbiche (ebraico, aramaico, greco), collabora da anni con la rivista "Missioni Consolata" di Torino (65.000 copie mensili) su cui tiene un'apprezzata rubrica mensile di Scrittura. Con Gabrielli editori ha già pubblicato: "Crocifisso tra potere e grazia" (2006), "Ritorno all'antica messa" (2007), "Bibbia. Parole, segreti, misteri" (2008).