La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

Libri e arte » Teatro »

Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

Inchieste » Quali riforme? »

Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

Mondi » Vivere a Mosca »

Babbo Natale arriva con l’amante

13-12-2010

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Mosca – Anni fa ho letto “Il senso di Smilla per la neve” e la cosa che mi ha colpito sono i 10 modi di dire la parola neve in lingua inuit. Non immaginavo di sperimentarli tutti. Ormai ho esaurito i pensieri possibili sui primi candidi fiocchi dopo il sospiro che ha rallegrato tutti i miei inverni prima di qui. “Che romantico, sta nevicando”, parole svanite a Mosca giorno dopo giorno, rassegnazione del “ Anche oggi nevica” per finire con la rabbia di un : “C…, non fa che nevicare!” . D’altronde abito a Mosca non a Dubai.

Il freddo è proprio freddo. Dopo un po’ che cammino non riesco a pensare, a volte ho visioni mistiche. Casa-Casa-Casa. Mi sento come ET, ma devo resistere, l’inverno sarà lungo. Devo abituarmi alla scomparsa dei marciapiedi sotto la coltre bianca, devo abituarmi a schivare le auto che con le ruote chiodate mi sfiorano rumorosamente, devo abituarmi ai blocchi di neve che precipitano dai tetti, devo abituarmi a non infilare i piedi nelle trappole di ghiaccio,. Non è facile sopravvivere.

Mi vesto a strati: calzamaglia di lana, calzoni pesanti, imbottiture di piumino e giaccone, sciarpa e berretti. Risultato: peso 49 chili ma sembro la donna-cannone. Come capisco le matrioske! Sono astemia e non mi posso riscaldare con un “goccetto”, al massimo un чай caldo. Cos’è? Me lo sono fatto spiegare, ma è difficile rispiegarlo.

Natale non è il 25 dicembre, troppo semplice, troppo normale. Abbiamo il calendario gregoriano che sposta il Natale 13 giorni dopo: arriva il 7 gennaio 2011. Domanda: ma allora il Natale 2010 i russi lo hanno già festeggiato ed io, l’ho saltato? Continuo a fare i conti, ma è proprio vero, perderò il Natale 2010.

Fino a qualche tempo Capodanno arrivava il 13 gennaio, adesso è sinronizzato al nostro. Stapperemo lo spumante e ci baceremo sotto il vischio con due settimane di ritardo. Vado in esplorazione per capire se almeno l’atmosfera natalizia è la stessa. Scopro cose allarmanti. Il Babbo Natale, quello che vive a Rovaniemi, Lapponia, non tanto lontano da qui, di qui non passa, non si fa proprio vedere. A Mosca c’è Father Frost’s, (nickname Ded Moroz). Visto che questo Ded mi è sconosciuto ho fatto ricerche. Le scoperte sono due: la prima è che il dispensatore di doni – secondo The Moscow News – é provvisto di Glonass Monitor system. E’ un rilevatore satellitare di tecnologia sovietica. Ce ne era proprio bisogno? Perché come tutti ii vecchi Babbi Natale non segue una stella cadente? E poi non so se mi posso fidare dei marchingegni russi.

Seconda meraviglia: a differenza del nostro vecchietto, circornnato da aiutanti elfi e simpatiche renne dal naso rosso, Ded si tira dietro una biondina giovane e carina, meglio dire “avvenente”, vestita di un tutù bordato di pelliccia. Si chiama “fanciulla delle nevi”; dispensa sorrisi e carezze apprezzate dai bambini, soprattutto dai loro papà. La leggenda fa sapere che la fanciulla si era persa nella foresta e il vecchio Ded l’ha salva e ricoperta di vestiti e gioielli e la povera ragazza è costretta a ricambiare con certe gentilezze. Insomma, il Babbo Natale di Mosca viaggia con l’amante. Non c’è più religione (anche se la Russia prova a ritrovarla).

Daniela MiottoDaniela Miotto insegna a Torino, dove vive quando suo marito non la trascina in giro per il mondo. Attualmente abita a Mosca senza conoscere una parola di russo. Sbircia il mondo a volte senza capirlo, ma è convinta che curiosare sia una delle attività più stimolanti e divertenti che si possano fare
 

Commenti

  1. Marco

    Quanto si deve attendere per leggere il primo post scritto con un po’ di rispetto per il popolo russo e la sua cultura? Prima il “cirillico” (alfabeto in gran parte simile al nostro), poi perfino il Natale Ortodosso… Pare che il suo vivere a Mosca sia un calvario continuo. Comunque “Glonass” non è un vecchio marchingegno, è solo la tecnologia GPS più avanzata al mondo. E il CHAJ non è nulla di clamoroso, semplicemente è un thè preparato con metodo tradizionale. Poi la gente si domanda perché qualcuno insiste per la riforma dell’insegnamento…

  2. Elena Gajani Monguzzi

    Concordo appieno con il lettore Marco; tra l’altro non è una novità russa quella della “pornograficizzazione” del Natale. Io non sono credente, ma riesco ancora a stupirmi (e dolermi, sì, dolermi)per la mercificazione (e dire senza stile è dire poco) di questa festa da parte – soprattutto – dei credenti.
    E.G.M.

  3. ma se sei veramente spiritosa e non badare a “commenti bigotti”

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