Giornali a corto di idee usano la parola "choc" per avvilire la tenerezza delle bambine e banalizzare la disperazione di chi sta per morire. Non sanno che il termine è cugino degli sciocchi
Campagna choc: Barbie senza gambe
05-05-2011
di
Saverio Tommasi
Uno.
Notizia di questi giorni. Nella provincia fiorentina è stata presentata una campagna sulla disabilità. Madrina inconsapevole la Barbie. Bella, bionda e in carrozzina. Il simbolo delle bambine felici, e del consumismo sfrenato, su una sedia a rotelle. Perché può capitare a tutti di trovarsi senza l’utilizzo delle gambe, anche alla Barbie, sogno di tre generazioni e incubo di quattro. Ma la campagna è efficace, no? Barbie resta bella in ogni caso, in piedi o a sedere, con le gambe dritte o piegate, su una sedia con o senza le ruote. Ma giornali e tv hanno titolato: “Campagna choc”.
Due.
A Catania, una manciata di giorni fa, una coppia si teneva per mano. La coppia era fotografata da dietro e la foto era su un cartellone con il marchio Ikea. La coppia era formata da due uomini ed era accompagnata dalla scritta: “Aperti a tutte le famiglie”. L’accoglienza è stata la stessa: “Campagna choc”. Perché chi ha poca fantasia usa i marchi, i bolli e i nomi a effetto. E finisce per marchiare una trovata pubblicitaria con la dizione: “Campagna choc”.
Tre.
In tutta Italia, un po’ di tempo fa, la foto di un malato terminale e la scritta: “Lasciatemi morire in pace”. Campagna choc, dissero. “Choc! Choc! Choc!” urlarono.
Credo che ci rubino le parole per rapinarci dei significati.
Choc è che la Barbie abbia le gambe sproporzionatamente più lunghe del corpo, non una foto di Barbie in carrozzina. Choc è che in Italia ancora non vengano riconosciuti i diritti per le coppie omosessuali, non che un negozio scelga di promuoversi attraverso la promozione dei diritti. Choc è che una persona chieda di porre fine alla sua sofferenza e le sia risposto no, non si può perché siamo un paese civile.
Choc è cugino degli sciocchi, e fratello dei briganti della parola.
Saverio Tommasi è attore e autore di libri e spettacoli di teatro civile. Realizza inchieste video di taglio giornalistico, anche con telecamera nascosta.
Il suo pensatoio è http://www.saveriotommasi.it.