La Commissioni Affari costituzionali ed Esteri del Parlamento italiano, in collaborazione con la presidenza del Consiglio, retta da Silvio Berlusconi e Umberto Bossi ha concluso una sua indagine conoscitiva dalla quale emerge che il 44% degli Italiani è ostile agli Ebrei e il 12% di questi si dichiara espressamente «antisemiti». Sul web vi sono oltre 1.000 siti che diffondono odio razziale e specificamente antiebraico. Spesso questa barbarie avviene in forme non dirette, ma diabolicamente perversa: attraverso messaggi «subliminali», cioè non dominabili criticamente si cerca di fare passare l’idea che l’antise-mitismo è un sentimento «socialmente» accettabile, sminuendo la portata obbrobriosa di un simile atteggiamento antiumano e anticostituzionale.
Gli anni presi in esame sono il 2008 e il 2009 durante i quali «s’è registrato in Italia un preoccupante incremento sulle piattaforme di Internet e nei social network di siti di tipo razzista: dagli 836 del 2008 si è passati a 1172 nel 2009, con un aumento del 40%». I siti che la polizia oscura si trasferiscono all’estero e continuano la loro ignobile attività contro il genere umano. Sì, perché essere antisemiti significa essere contro il genere umano: l’antisemi-tismo infatti è la placenta di ogni forma di razzismo. Il 22 per cento di giovani tra i 18 e i 29 anni esprime ostilità contro gli ebrei: maschi, del nord e cultura di basso livello.
L’Agenzia europea per il Diritti Fondamentali di Vienna ha rilevato che nel decennio 2001-2009 l’antisemitismo è cresciuto in modo costante e in Italia si è attestato a livelli ben superiori alle rilevazioni del decennio precedente.
Alcune considerazioni d’obbligo – sia il decennio 2001-2009 sia i due anni «terribili» 2008-2009 coincidono con i governi Berlusconi/Bossi e la sua politica di aggressione agli immigrati e a coloro che non sono «ariani-padani». Cosa volevano che venisse fuori: pane amore e marmellata? L’antisemitismo crescente è frutto di una politica miope che attacca l’altro come nemico e il forestiero come aggressore. Per anni abbiamo sentito strillare gli apprendisti stregoni che chi non è italiano deve andare «Fora da i ball» e su questo costruire fortune elettorali facendo il pieno di voti. Il Diritto non è una opinione e se si intacca un punto si distrugge tutto. Dal razzismo in salsa leghista berlusconista all’antisemitismo il passo e facile e facilitato. Che nessuno di questi indecorosi esemplari di deficiente umanità venga a dare lezioni di civiltà. Essi ne sono fuori e non vi sono mai entrati.
Il 14 settembre 2007 il papa Benedetto XVI ha pubblicato motu proprio «Summorum Pontificum – Dei sommi pontefici» con cui liberalizzava la Messa tridentina a scapito e contro la riforma di Paolo VI e dle concilio Vaticano II. Pochi colsero la valenza rovinosa di questo documento, fermandosi sulla questione folcloristica della messa in latino in più o in meno. Purtroppo non si trattava di quello, ma di reintrodurre di nuovo una teologia preconciliare basata sull’antisemitismo (vedi preghiera del venerdì santo), su una visione di Chiesa e di Dio «medievale», su una concezione del cristiano come suddito del clero: la Messa celebrata con il prete che dà le spalle al popolo ne è l’emblema.
Quel documento fu scritto e imposto alla Chiesa come premessa per togliere la scomunica ai vescovi ordinati da Marcel Lefebvre che pongono su due punti il loro irrazionale e blasfemo pensiero: la negazione assoluta e totale del concilio Vaticano II che ebbe l’ardire di fare un documento sugli Ebrei, assolvendoli dall’accusa millenaria di «deicidio» (decreto «Nostra Aetate») e la professione della «teologia della sostituzione» in base alla quale il ragionamento è lineare: se la Chiesa ha sostituito Israele, questi non ha senso di esistere e non deve esistere perché è colpevole della morte del Figlio di Dio. Deicidi, appunto. Qualsiasi convergenza verso di loro è una apostasia. Per due millenni la Chiesa ha fomentato l’odio contro gli Ebrei e il papa con il suo motu proprio lo ha inavvertitamente rincuorato.
Benedetto XVI ha tolto la scomunica al vescovo scismatico Richard Williamson che ha osato affermare che le camere a gas sono una invenzione degli Ebrei su cui hanno vissuto di rendita. Quando si compiono gesti come questi e si riconoscono uomini come questi, involontariamente il papa favorisce l’antisemitismo che serpeggia e si esprime non solo nel web e tra i giovani, ma anche tra i seguaci del tradizionalismo. Ha un bel gridare che non era sua intenzione. La decisione alimenta l’ antisemitismo tra le file dei seguaci del lefebvriani e delle altre aggregazioni religiose similari che sono la negazione stessa di Dio.
Sembra che il papa voglia accogliere i lefebvriani cedendo a tutte le loro richieste per cui non chiederà un previo riconoscimento dei concilio Vaticano II, ma li lascerà liberi di accettarlo o meno e d’interpretarlo come vogliono, cioè li autorizza a svuotarlo di significato e di contenuto, lasciando che la loro perversa teologia si diffonda a macchia d’olio all’interno della Chiesa cattolica. Nel 2007 alla fine di settembre pubblicai un libretto in cui mi dichiaravo «obiettore di coscienza» nei confronti del motu proprio e oggi dichiaro che non solo resto tale, ma sono più convinto della frantumazione della la Chiesa la quale non si accorge del grave danno che ha arrecato e che continua ad arrecare e che noi lo viviamo sulla nostra pelle ogni giorno su quelle strade che il papa non conosce.
Paolo Farinella, biblista, scrittore e saggista, è parroco nel centro storico di Genova in una parrocchia senza parrocchiani e senza territorio. Dal 1998 al 2003 ha vissuto a Gerusalemme "per risciacquare i panni nel Giordano" e visitare in lungo e in largo la Palestina. Qui ha vissuto per intero la seconda intifada. Ha conseguito due licenze: in Teologia Biblica e in Scienze Bibliche e Archeologia. Biblista di professione con studi specifici nelle lingue bilbiche (ebraico, aramaico, greco), collabora da anni con la rivista "Missioni Consolata" di Torino (65.000 copie mensili) su cui tiene un'apprezzata rubrica mensile di Scrittura. Con Gabrielli editori ha già pubblicato: "Crocifisso tra potere e grazia" (2006), "Ritorno all'antica messa" (2007), "Bibbia. Parole, segreti, misteri" (2008).