Leghisti onanisti, centristi forforosi…
16-09-2009
di
Paolo Collo
Cambiano i graffiti dei nuovi ragazzi
L’Italia è veramente un Paese che non finirà mai di stupirci.
Mentre da un lato assistiamo a un progressivo e tragico deterioramento della politica (in generale, ce n’è per tutti) e della lingua italiana (ridotta ormai a una sorta di slang televisivo infestato di “te”, “a me mi piace”, “euri”, per non parlare di improbabili tempi verbali e tacendo della delirante proposta di introdurre lo studio del dialetto nelle scuole), mentre assistiamo a tutto ciò, dall’altro ci è capitato di leggere sul muro di un tornante nelle Langhe (provincia di Cuneo, terra di vino e di tartufi), un’incredibile scritta a caratteri cubitali che recitava: LEGHISTI ONANISTI.
Non conosciamo l’autore della scritta – peccato -, ma ci ha colpito il tipo di insulto “dotto” scelto dall’ignoto antifederalista.
Passati i tempi del classico VIVA LA…( insomma, quella cosa là ), o di IL POTERE AGLI OPERAI, ci eravamo abituati ai vari IO E TE TRE METRI SOPRA IN CIELO, al sempiterno INTER MERDA, o a LA PROF E’ UNA ZOCCOLA.
E invece no. E chissà se una simile scritta non inaugurerà una nuova stirpe di graffitari colti. Che so: COMUNISTI SUDATICCI, FASCISTI BIRICCHINI, CENTRISTI FORFOROSI…
Una speranza o un incubo?
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.