Cara Veronica, cancella il tuo nome da Il Foglio
17-11-2009
di
Margherita Smeraldi
Cara Veronica Lario se ci leggi. Noi ti abbiamo ammirato moltissimo quando in una memorabile lettera hai scritto la parola “ciarpame”: non la sentivamo da dieci anni e non potevi trovare un termine più dispregiativo e appropriato. Però aspettiamo da te un ulteriore gesto di coraggio: hai fatto da prestanome (così pensiamo) diventando l’editore del Foglio e noi ci stiamo ancora domandando perché: ci ha fatto male al cuore, a noi donne, che tu in tutti questi anni non abbia mai preso le distanze da tutte le battaglie offensive e per nostra fortuna perdute di Giuliano Ferrara: dall’aborto a Eluana a Obama. Né ci risulta che tu abbia mai preso le distanze né da Andrea Marcenaro né da Lanfranco Pace. Ci sarebbe piaciuto.
Ti chiediamo questo: abbandona al suo destino il direttore e Il Foglio: solo a questo punto crederemo fino in fondo al tuo disprezzo per tuo marito. E grazie.
Margherita Smeraldi, veneziana, famiglia sefardita originaria di Salonicco, il nonno è stato il più importante presidente dei cantieri di Trieste e Monfalcone e il bisnonno materno il fondatore e proprietario de "Il Gazzettino". Ha lavorato per molti anni in un'agenzia giornalistica romana per approdare, felice, tra le braccia intelligenti di Domani/Arcoiris