Alcune parole per Alice: storia di un amore sconfinato che può essere raccontato solo da un piccolo editore di frontiera
07-07-2011
di
Paolo Collo
Non solo i “piccoli” editori portano avanti un importante e, come già mi è capitato di scrivere, eroico lavoro di pubblicazione di autori che altrimenti avrebbero difficoltà a veder comparire i loro testi presso i grandi dell’editoria. Ci sono anche i “piccolissimi” editori. È il caso della collana “I Lilliput” di Galaad Edizioni (di Giulianova). Collana che ospita uno straordinario racconto di Michele Toniolo, dal titolo Alcune parole per Alice (46 pagine, 5 euro). Una breve e intensissima storia di amore – amore sconfinato, doloroso, sanguinante – e di morte, di follia, di sacrificio, di memoria.
La scrittura è precisa e tesa come la corda di un arco e in quelle poco meno di cinquanta pagine riesce a dare – a darci – delle emozioni solitamente rare. Un piccolo testo che in un certo modo ricorda “Questa terra ora crudele” (La Nuova Frontiera), piccolo e imperdibile gioiello del giovane autore portoghese José Luis Peixoto, o che rimanda anche al miglior Erri De Luca.
Forse non sarà facile trovare questo volumetto che consiglio caldamente, ma c’è un sito a cui scrivere: www.galaadedizioni.com.
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.