L'On. Michaela Biancofiore con il ministro Frattini e Nicola Cosentino, parlamentare Pdl indagato per camorra
Il Ministro Frattini da qualche tempo ha scelto l’Alto Adige per le sue sciate del fine settimana alle quali non rinuncia neppure quando vi sono fatti internazionali di grande rilevanza, come le riunioni dei Ministri degli Esteri dell’Unione Europea, oppure conflitti nella zona del Medio Oriente o dell’Africa settentrionale. Non nega mai alle telecamere un sorriso sfoggiando una bella giacca a vento. Lui è, infatti, Presidente dei maestri di sci, carica onoraria per l’appunto, non avendo l’abilitazione all’insegnamento. Il fatto è che il sorridente Ministro in Alto Adige segue pedissequamente gli umori della deputata del PDL Biancofiore, notissima alle cronache locali per la scarsa padronanza della lingua italiana. Memorabile un articolo di Stella sul Corriere della Sera: citava le sue perle: amantide religiosa ed arruolatrice, nel discorso al congresso di Forza Italia, di Niccolò Copernico, Mikolaj Kopernik, astronomo polacco arruolato dalla Biancofiore nella schiera dei grandi scienziati italiani.
E’ soprattutto ricordata per aver risposto alzando il dito medio alle contestazioni dei disturbatori durante un comizio con a fianco il Cavaliere: alza kil dito medio per rispondere a chi fischia ed incanta il presidente Berlusconi; “Mia madre raccomandava di non far mai un gesto così, ma aggiungeva che lo si poteva fare solo per rispondere a gente così”. Ed è una stima che fa correre il presidente (in un giorno difficile) nell’albergo romano per brindare all’onorevole che festeggiava il compleanno. La giovane e aggressiva parlamentare non scende mai dal tacco da 14 centimetri anche quando si reca sui campi da sci ad attendere il ministro, ha in breve dato la scalata, grazie al suo appoggio prima a Forza Italia e poi al PDL. Ha fatto tabula rasa di ogni testa pensante e in quindici anni di storia di Forza Italia, neppure un consigliere comunale si è salvato dalle sue epurazioni. Il risultato è stato che se ne sono andati proprio tutti ed anche i vari consiglieri provinciali succedutisi negli anni, hanno mollato il partito. Le varie tornate elettorali sono andate purtroppo per lei, male, molto male, così come i rapporti interni e quelli con il partito di maggioranza assoluta: la SVP. Mentre in qualsiasi partito serio sarebbe stata messa in condizione di non nuocere, l’appoggio incondizionato di Frattini l’ha preservata da ogni conseguenza ed è ancora in sella alla guida del partito. Nei giorni scorsi ha annunciato di voler abbandonare il PDL che le ha garantito un mandato in consiglio regionale e provinciale del Trentino Alto Adige dove si è distinta per il massimo assenteismo ed un mandato attualmente ricoperto anche in seno al comune di Bolzano dove non mette praticamente piede, ma che si ostina a non mollare. Frattini non ha fatto mistero di voler costruire una bella villa in val Badia, cosa piuttosto difficile visti i vari vincoli urbanistici e paesaggistici. Qualcuno ha insinuato che fosse anche per questo che è passato da una politica molto aggressiva contro la Volkspartei che in Alto Adige è il partito di maggioranza assoluta, a un’inedita veste di agnello. Ha architettato un accordo con il Presidente della Provincia, il furbo e astuto Durnwalder e ha fatto impegnare il Ministro Bondi con la propria firma esponendolo al risentimento pressoché unanime della popolazione di lingua italiana. Con quell’accordo si è posto fine a una controversia sui monumenti eretti durante il ventennio. In conformità a quell’accordo condotto dall’occulta regia di Frattini, si oscurerà il bassorilievo degli uffici finanziari, sarà allestita una mostra sull’antifascismo sotto il monumento alla vittoria, sono già state installate tabelle sugli ossari dei caduti della prima guerra mondiale da parte della provincia. In quei giorni, la furia popolare e lo sdegno generalizzato sconsigliarono la battagliera Biancofiore dal proferire parola e, infatti, si negò abilmente al telefono per diversi giorni. La colpa è stata fatta ricadere sul povero ministro Bondi che ha effettivamente firmato la lettera a Durnwalder e Frattini si è ben guardato dall’assumersene la responsabilità, così come la Biancofiore.
Nei giorni scorsi si doveva votare il presidente del consiglio provinciale di Bolzano, carica istituzionale e non politica e lei ed il ministro per fare un dispetto all’unico antagonista, il deputato del PDL Giorgio Holzmann, hanno fortemente sponsorizzato la candidatura di una leghista contrapposta all’unico candidato del PDL in quanto uomo di fiducia dell’avversario interno. Quindi è prevalsa la volontà di sfavorire il suo stesso partito, pur di non contrariare l’iraconda deputata che, tra l’altro, non è neppure stata eletta in Trentino Alto Adige, bensì in Campania. A questo punto il capogruppo al Senato del PDL, Gasparri, amico dell’on. Holzmann ha fatto intervenire i vertici del PDL che hanno sostanzialmente detto al presidente della provincia di non tenere conto delle indicazioni di Frattini. Risultato: è stato eletto il consigliere del PDL Minniti con due terzi dei consensi e la leghista si è ritirata. Apriti cielo! Frattini ha scritto un comunicato, diretto al presidente della provincia accusandolo di aver votato un candidato proposto dal PD. In realtà non è per niente vero perché si è messo a disposizione del consiglio e non è stato proposto da altri. La cosa addirittura comica è che Frattini ha fatto finta di non sapere che era un uomo del suo stesso partito! La Biancofiore, invece, non ha trovato nulla di meglio che annunciare la sua uscita dal PDL per entrare nel partito di… Scajola. Allo stato attuale non ci consta per nulla che l’ex ministro abbia intenzione di fondare un nuovo partito. Ma la Biancofiore deve stare a galla. Se gli onorevoli entrano in parlamento con una professione alle spalle, la signora un vero lavoro non lo ha mai dichiarato: si è professata “ sceneggiatyrice per Cecchi Gori padre, ma morto Cecchi Gori padre, il figli l’hanno scaricata. Nel curriculum di oggi figura imprenditrice nel settore “benessere” ma la denuncia dei redditi è zero e nessuno riesce ad immaginare dove si trovi l’azienda fantasma. Insomma, per sopravvivere deve fare politica. Ecco l’altra ipotesi da lei formulata: l’ingresso nel gruppo Forza Sud di Micicchè. Certo che un partito prevalentemente siciliano che sbarca in Alto Adige è proprio una cosa da vedere! Le sue dichiarazioni sono state condite con accuse di maschilismo ai vertici del PDL, insulti a Gasparri, richieste di cacciare i coordinatori nazionali Verdini e La Russa. Cosa farà il ministro Frattini ora che la sua pupilla si è tirata addosso le ire di Verdini, La Russa, Bondi, Gasparri, Quagliariello ed ha suscitato commenti al veleno nei corridoi di Montecitorio tra i suoi colleghi? Sceglierà di continuare ad assecondarla proseguendo l’autodistruzione del suo stesso partito in una provincia dove Alleanza Nazionale con l’ononorevole Holzmann raccoglieva 35.000 voti ed ora il PDL della Biancofiore ne ha a stento 20.000? Lo smacco subito dovrebbe sconsigliarlo ma la gestione della vicenda libica, la sprovvedutezza dimostrata, l’incapacità d’immaginare gli scenari che si sarebbero determinati d aun giorno all’altro ci fanno dubitare parecchio sulla sua lungimiranza.