Brescia prende per mano Milano sul tema della memoria civile, guidando l’amministrazione Pisapia e la Regione in un grande progetto che permetterà la digitalizzazione di atti giudiziari di grande valore (in primis, quelli di Piazza della Loggia e di Piazza Fontana) e che sarà centrale nell’erosione di quel segreto di Stato che ancora grava su molti misteri italiani. Studiosi, giornalisti, cittadini potranno (naturalmente sulla base di motivazioni serie e fondate) accedere alla consultazione di centinaia di migliaia di pagine senza tuffarsi in polverosi archivi e in carte ormai consunte o illeggibili, ma visualizzando atti «dematerializzati» con tecniche di altissimo livello, che consentono ricerche mirate, collegamenti tematici, approfondimenti.
Ne deriverà un patrimonio di conoscenza di altissimo valore, la possibilità di esplorare la storia del nostro Paese secondo percorsi inediti che potrebbero persino sfociare in evidenze preziose a livello giudiziario. Basti pensare che il 14 febbraio 2012 si aprirà il processo d’appello per Piazza della Loggia.
Un appuntamento carico di tensione per la recente emersione di un nuovo possibile teste, una figura cha ha deciso di parlare dopo decine d’anni, a riprova che la memoria non si cancella mai. E su questo tema sarà proprio Brescia a condurre per mano Milano e la Regione in un affascinante percorso.
Manlio Milani, presidente della Casa della Memoria, spiega: «Brescia farà da apripista e da guida alla Casa della Memoria in via di realizzazione a Milano. È un progetto che sarà realizzato in collaborazione con l’Associazione dei familiari delle vittime di Piazza Fontana, con l’Associazione Partigiani, con il Tribunale di Milano, la rete “Archivi per non dimenticare”, l’Archivio di Stato, il Ministero dei beni culturali, figure come Benedetta Tobagi».
Ad effettuare la scannerizzazione degli atti è la Cremona Labor, una cooperativa sociale attiva presso la casa Circondariale di Cremona, esperta nel trattamento digitale di materiale altamente deperibile. «L’amministrazione Pisapia si è mostrata sensibile al tema della memoria e ha incaricato l’architetto Stefano Boeri di realizzare la struttura. Dal canto suo, la Regione ha mostrato buona disponibilità a sostenere finanziariamente il progetto», prosegue Milani. Scannerizzare professionalmente gli atti costa: digitalizzare le 700.000 pagine del processo di Piazza della Loggia è costato 45.000 euro. Ma non è solo una questione tecnica. Filippo Jannaci della Casa della Memoria, chiarisce un fatto essenziale: «A fianco della scannerizzazione serve un grosso lavoro di indicizzazione degli atti. Un lavoro che spesso richiede la collaborazione dei pubblici ministeri più sensibili».
Manlio Milani conclude: «Tutti gli archivi più importanti andrebbero digitalizzati e messi a disposizione del pubblico, se fossimo davvero in uno stato moderno e democratico». Milani lancia un appello finale: «Per sapere la verità, dobbiamo erodere dal basso il segreto di Stato».
L’appello
Quel dialogo tra vittime e colpevoli. Su queste pagine un grande giornalista del Corriere, Antonio Ferrari, che nel ’74 seguì la strage di Piazza della Loggia, in un editoriale dal titolo La memoria dei fare ha sottolineato l’importanza di «donare a tutti i ricercatori che lo desiderino i documenti e le testimonianze, agevoli da consultare, di decenni di storia del terrorismo», per conseguire quell’obiettivo che Manlio Milani ha definito come «ricomposizione della memoria». «Non perdono e neppure riconciliazione, ma memoria come dialogo.
(Questo articolo è stato pubblicato sul Corriere del Brescia)
Ferruccio Pinotti, giornalista, lavora al quotidiano "L'Arena", il giornale di Verona, e collabora con il "Corriere della Sera", "L'Espresso" e "Il Sole 24 Ore". Autore di libri d'inchiesta che vanno dalla massoneria al caso Calvi fino alla figura di Giovanni Paolo II, ha lavorato alla CNN-Financial News di New York e collaborato con l'International Herald Tribune. Ha vinto il Premio Cronista 1999, Unci-Unione nazionale Cronisti Italianim e il Premio Nazionale Unione Stampa Cattolica Italiana. Ha pubblicato vari saggi con Il Mulino e con Cedam.