Partite del cuore, tornei di beneficenza, sms di solidarietà, 56 “grandi” cantanti si sono uniti per fare un “mono CD” poca spesa molta resa pro terremotati, trasmissioni e programmi ad hoc per ricostruire alla svelta, raccolta fondi ovunque ecc. ecc. ecc.
Si è mobilitato tutto il presepe che conta nel mondo dello spettacolo a favore dei terremotati dell’Aquila. Lo stesso “mito” Vasco Rossi che si è presentato al mega concerto del 1 maggio a Roma, ha rifiutato il proprio compenso previsto sull’ordine dei 100.000 Euro dichiarando che la somma doveva essere destinata ai terremotati dell’Aquila.
Oltre a ciò, centinaia di personaggi popolari si sono prodigati per raccogliere somme più o meno consistenti a beneficio degli sfortunati Abruzzesi.
A conti fatti, non ci sarebbe bisogno dell’intervento del governo, che ad onor del vero, poco o addirittura nulla ha fatto per le famiglie colpite dal sisma, tranne un lungo andirivieni formato da sfilate in vari abiti teatrali, solo per sfoggiare nuovi testi e musiche in attesa delle elezioni. L’assenteismo degli Aquilani alle urne elettorali è stato un chiaro ed inequivocabile segnale di quanto sia stato ben poco apprezzato l’utilizzo di grandi paroloni seguiti da zero fatti.
Gli Aquilani quindi, non avranno nulle da temere, poiché dove non arriva il governo ci penserà la magnanimità dei famosi. Con tutto il palcoscenico che hanno allestito intorno alla vicenda, avranno ormai come minimo raccolto 50, 100, 500 milioni di Euro. Perciò aspettiamo un portavoce con i fiocchi, la Simona Ventura, Jovanotti, o chiunque altro se la senta di andare a consegnare “il pacco” giusto alle famiglie che attendono all’interno di tendopoli fatiscenti che qualcuno comprenda veramente il disagio e la drammaticità di quello che stanno vivendo, anche se “vivendo” non è la parola più idonea.
Chissà; probabilmente stanno aspettando l’autunno per dare il via al solito Telethon, che ben sappiamo come sia in grado di raccogliere in un solo giorno soldi a palate, e che palate. Dopo di che metteranno insieme il tutto e…..o forse no….conviene fare qualche altro spettacolino appropriato, magari con qualche Star internazionale. Poi altre due o tre trasmissioni con stelle e stelline nostrane. Un paio di porta a porta con tanto di plastico e psicologi appollaiati sulle poltroncine, un altro paio di Matrix e via, si potrà portare “tutto il ricavato” a coloro che aspettano con ansia e trepidazione. T
Il ricavato. Quale oscuro e terrificante mondo si nasconde dietro questa frase!?
Siccome i terremotati dovranno “da soli” piangere sudare e rimboccarsi le maniche, come è già successo altre decine di volte in questo generoso paese che è l’Italia, la prossima settimana spiegherò che cosa significa la parola “ricavato” e come dietro ad una frase di presunta beneficenza troppo spesso utilizzata nel mondo dello spettacolo, si nasconda in realtà un mondo che è tutto tranne che benefico.
Cantautore paroliere con oltre 70 canzoni edite. Collaboratore in studio negli arrangiamenti di svariati interpreti nazionali ed internazionali. Autore delle opere: “Nati per sempre” (1991), “Notte di San Lorenzo” (1992), “Ricorderemo” (1992), Post Of Sedicianni Album (1993), “La macchina del tempo” (1996), “La mia follia” (1997), “Un canto nel silenzio” (2003), “Pitililli” Album (2006), “Panico” (2007), “Mani di Gomma” (2007), “Guerra dei Boveri” (2008), “Misero dentro” (2008).