Gino SPADON – Urgente, per l’onorevole Bersani: dopo Berlusconi bisogna garantire a ogni cittadino una “libertà garantita”
30-08-2010Caro Bersani, prima ancora di suggerire alcune cose da fare, in vista dell’Alleanza democratica per sconfiggere Berlusconi credo opportuno ricordarti, col vecchio saggio, che a far la collana non sono le perle, ma il filo. Il che vuol dire, fuor di metafora, che un programma di governo, che non voglia essere un coacervo di proposte disparate, ha bisogno di un “filo” che le colleghi e dia loro coerenza e valore.
Ora io credo che questo filo debba essere la costruzione di un’idea di cittadinanza che superi la concezione attuale di democrazia per passare da una condizione di libertà garantita, ma disoccupata per così dire, a una condizione di libertà attiva, vale a dire di libertà che consenta al cittadino l’esercizio di un potere di partecipazione e di controllo rispetto allo Stato. Occorre insomma, per sintetizzare rapidamente, che al “ghe pensi mi” berlusconiano si sostituisca il democratico “ci pensiamo NOI”.
Quanto alle proposte, cioè alle “perle” che il “filo” dovrà collegare, io ritengo che il primo dovere dello Stato (che non è un’azienda come pretende Berlusconi) sia quello di farsi mediatore di differenze al fine di ridurre quanto più possibile discriminazioni e marginalizzazioni nei confronti dei cittadini meno fortunati. A questo fine dovrà essere data piena attuazione all’articolo 53 della Costituzione secondo il quale “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva” . Corollari di questo sacrosanto principio sono:
- a) un metodo di tassazione che, pur potendo variare la misura delle aliquote, lasci intatto il principio della progressività;
- b) una lotta decisa contro il fenomeno dell’evasione.
Questa lotta, che è momento essenziale della politica fiscale, può presentare certamente aspetti non semplici, ma non credo insormontabili se teniamo presente che molti paesi, sono riusciti ad attuarla. Il reperimento di denaro da parte dello Stato consentirà (mi limito a due sole proposte per non cadere in una fastidiosa litania) la corresponsione, ad ogni cittadino in cerca di lavoro, di un salario minimo garantito e il rilancio di iniziative sul piano dell’occupazione, della scuola e della ricerca.
Gino Spadon vive a Venezia. Ha insegnato Letteratura francese a Ca' Foscari.