Caro Domani, a Porto Rotondo i miliardari fanno festa e sento in tv che i sacrifici dovremo sopportarli soprattutto noi: padre e madre insegnanti, io cameriere mentre studio
08-08-2011
di
Nicola Romani, studente di scuola alberghiera
Caro Domani, questa è la mia ultima settimana di stage a Porto Rotondo. Studio in una scuola alberghiera ed ho avuto l’opportunità di questa esperienza nel posto più bello della Sardegna. A dire il vero il turismo è stata una vocazione tardiva perché ho frequentato il liceo scientifico ed avevo intenzione di iscrivermi ad ingegneria ma vicende familiari mi hanno costretto a ripiegare in posto pronto e sicuro come assicurano gli inviti a frequentare questo tipo di scuole.
Parlo più o meno bene tre lingue: l’Erasmus mi ha portato in giro per l’Europa ecco perché non è stato difficile ottenere questa esperienza. Se da una parte mi è servita per imparare tante cose, mi è anche servita a frequentare, sia pure come servente, una certa società fino a questo momento lontana dalle mie abitudini di vita in provincia dove i circuiti del benessere sono così chiusi che è impossibile immaginarli e i prezzi di certi piaceri impossibili da fantasticarli. Sai cosa costa al giorno la retta dell’albergo dove lavoro ? Sarò impreciso per evitare si riconosca l’hotel, diciamo 380 euro al giorno a persona.
È quasi la paga mensile che ho avuto per qualche mese quando per aiutare la famiglia ho accettato di studiare ma anche di lavorare nelle ore libere in un call center. Qui tutto costa come è impossibile immaginare. La spiaggia, l’attracco nel porto di barche che non hanno problemi di soldi. Qualche sera fa certi nostri ospiti con mega yacht hanno dato una festa in alto mare e l’albergo mi ha scelto come uno dei tre camerieri che servivano cena e rinfreschi. E così ho fatto un’altra incredibile scoperta. Mentre preparavamo le tavole sul ponte si è avvicinato un motoscafo credo di guardie marine o comunali, non lo so. Ha chiesto al comandante di pagare l’attracco alla boa in mare aperto. E il comandante ha pagato senza battere ciglio mentre noi camerieri ci chiedevamo se il mare aperto non è di tutti e quindi far pagare per stare alla larga dalle spiagge non sia un abuso.
Ho chiesto a un marinaio come mai si paga e il marinaio ha risposto che qui si paga sempre e si paga tutto se attracchi alle boe che galleggiano lontanissime dalla terra ferma. Devo aggiungere un altro particolare: il bellissimo piroscafo non batteva bandiera italiana ma i proprietari sono della provincia padovana e sono anche ospiti simpatici dell’hotel dove lavoro. Prima di addormentarmi alla sera sfoglio i giornali dimenticati nel giardino o attorno ai tavoli. Leggo che dovremo tutti piangere lacrime di sangue. Lo stato ha esagerato nel rifornirci di ogni ben di dio e vengono gli anni delle vacche magre. Meno borse di studio, pagamento di una parte di visite e medicinali, pensioni già da fame bloccate per chissà quanto tempo. La mega festa sulla mega barca non è un episodio isolato.
Altri ragazzi hanno lavorato e continueranno a lavorare dopo ferragosto quando io non ci sarò più per a servire feste del genere forse su barche che batteranno la stessa bandiera. Voglio chiedere ai ministri che si occupano della tasse di pubblicare cosa guadagnano questi signori all’anno e quanto guadagnano i miei genitori che sono due insegnanti e vorrei chiedere a questi ministri e a questi simpatici signori se ritengo giusto che i tagli riguardino proprio tutti, come hanno annunciato alla televisione e se non sia più giusto che i tagli e le tasse riguardino soprattutto chi offre agli ospiti feste tanto care senza preoccuparsi di quanto sono care.