Caro Domani, “tradimento” non è parola politica
10-11-2011
di
Giuseppe Alù
“Voglio vedere in faccia chi mi tradisce”. Il termine “tradimento” non fa parte della politica dove non ci sono giuramenti o patti di sangue. È un linguaggio vagamente mafioso dove l’appartenenza è personale e totale. Il politico è semplicemente un “amministratore” o “gestore” di beni e diritti altrui, scelto temporaneamente da alcune persone solo per poter compiere ciò che giova a queste. “Tradimento” è parola che rivela come Berlusconi sia profondamente estraneo alla politica. Perchè è sceso in politica? Lui, un “fortunato” palazzinaro e un “fortunato” tycoon delle TV, cosa ne sapeva di contrasti nazionali, di problemi internazionali, di macroeconomia… quale preparazione, quale gavetta aveva fatto nei partiti? Nulla. Infatti ha sempre rifiutato confronti o dibattiti pubblici su qualunque argomento. È stato – come ha detto Scalfari – un ottimo “attore” e basta. Molto interessato alle sue vicende personali. E basta. “Tradimento” di che?