Caro Domani, ho l’impressione che Monti sia sotto ricatto del Cavaliere
08-12-2011
di
Ezio Pelino, "Ateismo e Libertà", Sulmona
Appare difficile spiegarsi come molti, che solo fino a ieri credevano e si entusiasmavano alle fanfaronate di Berlusconi sulla tenuta dei conti, sulla crisi che non c’era, su Francia e Germania che stavano peggio di noi, siano ora dalla parte di Monti che, pur non promettendo sogni ma lacrime e sangue, gode di un consenso trasversale. Fa piacere, ma darà da fare agli studiosi della psicologia di massa per la sua pervicacia e insieme volatilità. Per chi ha gioito per la straordinaria svolta, rimane il vago sospetto che Monti possa essere sotto qualche inespresso ricatto del cavaliere. Alcuni misure blande, del tutto inadeguate lo farebbero pensare. Come la tracciabilità da mille euro, una rete a maglie troppo larghe, e la mancata patrimoniale richiesta dalla stessa Confindustria. La cartina di tornasole sarà la vendita delle frequenze Tv. Sono un bene reale che appartiene allo Stato e, quindi, al popolo italiano. Valgono miliardi. Se saranno svendute a Mediaset mentre vengono deindicizzate le pensioni da mille euro, ci sarà da gridare allo scandalo. Speriamo, per il Paese, che non dovremo tornare a dire che anche questo re è nudo.