Ogni sua raccomandazione è finita così così. Per farsi notare dai big del mondo tira fuori le corna. Dopo la sua discesa in campo in Italia non si contano terremoti, frane disastrose, alluvioni. Non so se Lei è superstizioso ma Le consiglierei di prendere le dovute precauzioni
Gino SPADON – Caro Sarkozy, non si affidi a Berlusconi: non porta fortuna
20-09-2010Signor Presidente della Repubblica, ho visto che il presidente Berlusconi Le ha dato il suo sostegno nella Sua crociata contro i Rom. Non vorrei aver l’aria di immischiarmi in cose che non mi riguardano, ma La consiglio caldamente di vigilare e soprattutto di diffidare. Sappia che in Italia il presidente Berlusconi è considerato un pernicioso portasfiga. EccoLe qualche esempio. Mesi fa ha brigato per far eleggere presidente del Parlamento europeo il suo candidato Mario Mauro e il risultato è stato quello di far eleggere il candidato polacco. Più recentemente si è dannato l’anima, nel momento in cui si provvedeva all’assegnazione delle sedi diplomatiche dell’Unione Europea nelle varie nazioni, e ha ricevuto in gentile omaggio la sede prestigiosa dell’Albania. Si vanta a ogni piè sospinto di aver favorito l’accordo fra Putin e Obama, fra l’U. E. e la Turchina, Fra Erdogan e il primo ministro greco, ma nelle riunioni internazionali che contano egli recita una parte talmente minima (e a volte meschina) che se vuole avere “visibilità” è costretto a sfoderar corna nei convegni. Grida ai quattro venti la sua amicizia con Gheddafi, lo accoglie come un re, si compiace per il regalo già ricevuto di cinque vedette italiane e questo satrapo lo ringrazia (ciò è accaduto qualche giorno fa) facendo sparare colpi di mitragliatrice contro un peschereccio italiano. Si proclama il più grande sciupafemmine dell’orbe e si fa incastrare da una sciacquetta. Ha detto a Lei di averle offerto su un piatto d’argento una moglie e si ridicolizza davanti all’Europa intera. Come vede, signor Presidente, la sua fama di gatto nero che attraversa la strada è ben meritata; ed è per questa ragione che La prego di rifiutare il sostegno del presidente Berlusconi. Lo faccia gentilmente, ma lo faccia.
Mi permetto di aggiungere, senza troppo insistere per amor di patria, che dopo la “discesa in campo” di Berlusconi non si contano più i terremoti, le inondazioni, le valanghe, gli smottamenti che hanno devastato il nostro povero paese. Cattiveria del caso, sventurate coincidenze? Molto probabilmente. Ma vai a sapere…..
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M. le Président de la République, j’ai vu que M.Berlusconi vous soutient dans votre croisade contre les Roms. Je ne voudrais pas avoir l’air de me mêler de choses qui ne me concernent pas mais je vous conseille vivement d’être vigilant et surtout de vous méfier. Sachez qu’en Italie M. Berlusconi passe pour un remarquable porte-malheur (“porta sfiga” dit-on chez nous). En voici quelques preuves. Il y a quelques mois il a brigué pour faire élire président du Parlement européen son candidat Mario Mauro et il a obtenu comme résultat… l’élection du candidat polonais. Plus récemment, il s’est donné un mal fou, au moment du partage des sièges diplomatiques de l’U. E. dans le monde entier, et il a reçu en hommage, comme siège prestigieux. … l’Albanie. Il se vante à tout bout de champ d’avoir favorisé l’accord entre Putin et Obama, l’U.E et la Turquie, Erdogan et le premier ministre grec, mais dans les réunions qui comptent il interprète toujours des rôles à tel point mineurs (et parfois minables) que s’il veut être remarqué il est obligé d’arborer des cornes dans les photos. Il clame son amitié “indéfectible” pour Gheddafi, il le reçoit comme un roi, il se complaît du caveau, déjà reçu, de cinq vedettes italienne et cet illustre satrape le remercie (cela est arrivè avant hier) en faisant tirer des coups de mitrailleuse sur un bateau de pêche italien. Il se proclame le meilleur abatteur de bois de la “machine ronde” et il se fait rouler dans la farine par une jolie femme de petite vertu. Il vous dit vous avoir “donné” votre femme et se couvre de ridicule dans l’Europe tout entière. Comme vous le voyez, M. le Président, sa renommée de chat noir qui traverse la chaussée, n’est pas volée c’est pourquoi je vous prie de refuser le soutien de M. Berlusconi. Faites-le gentiment, mais faites-le.
Je me permets d’ajouter, sans trop appuyer pour amour de la Patrie, que sous le gouvernement Berlusconi on ne compte plus les tremblements de terre, les inondations, les avalanches, les éboulements qui dévastent notre pauvre pays. Méchanceté du hasard, coïncidences malheureuses. Sans doute. Mais sait-on jamais?………..
NOTA
La lettera in francese è stata pubblicata nei forum di “Libération” e de “Le Figaro”
Gino Spadon vive a Venezia. Ha insegnato Letteratura francese a Ca' Foscari.