Titolo del volume che anticipa la beatificazione “La Piccola Grande Rosa”. Chissà cosa pensano Vaticano e credenti normali dell’editore Segni: li invita a valutare positivamente il premier e tutta la famiglia Berlusconi “forgiata dai grandi valori trasmessi ai suoi cari da questa fantastica madre con abnegazione e forza d’animo”
Mamma Rosa fa campagna elettorale: “Padre Pio mi ha detto, Silvio imbattibile fino a quando si comporta correttamente” (libro pubblicato da editore supercattolico)
23-05-2011
di
Roberto Beretta
Ci mancava anche padre Pio! E invece c’è: Rosa Bossi Berlusconi avrebbe infatti ricevuto a suo tempo dal santo frate delle stigmate una profezia «su suo figlio, futuro premier, secondo cui non gli sarebbe accaduto mai nulla di grave fino a quando si sarebbe continuato a comportare correttamente»…
Volendo fare una facile battuta (molto meglio, del resto, di quelle che a Silvio piacciono tanto), si potrebbe dunque concludere che siamo di fronte a un grave dilemma: o il bunga bunga non è poi moralmente così «scorretto», oppure padre Pio per una volta ha sbagliato previsioni… Ma non vogliamo fermarci a questo livello, nel segnalare quanto invece ci appare assai più significativo (e grave) nella notizia che stiamo per dare: cioè che è proprio una casa editrice cattolica – anzi iper-cattolica e tradizionalista, le Edizioni Segno di Udine - a pubblicare «in edizione limitata e numerata» la biografia de «La piccola grande Rosa», mamma recentemente defunta del nostro capo di governo.
«L’editore Piero Mantero - annuncia con giustificata enfasi la scheda di lancio del volume – è convinto che da questa pubblicazione molti potranno trarne vantaggio e iniziare a valutare il premier e la famiglia Berlusconi attraverso gli insegnamenti della mamma Rosa» (in effetti, a tutt’oggi milioni di italiani lo giudicano - positivamente o negativamente che sia – sulla base di ben altro). Non solo: «Dal libro emerge il ritratto e il carattere di tutta la famiglia Berlusconi, forgiato dai grandi valori di questa fantastica madre che ha saputo trasmettere ai suoi cari con abnegazione e forza d’animo».
Nemmeno «l’uomo della Provvidenza», per non parlare di De Gasperi, aveva ottenuto tanto: la glorificazione (lui ancora vivo) della mamma. Ma per questo le Edizioni Segno - che hanno in catalogo opere su tutti gli eventi miracolosi del mondo - si avvalgono giustamente di un’agiografa esperta, la scrittrice Fiorella Turolli, che è già «la biografa ufficiale di Fra Elia» (un veggente nel cui curriculum vengono annoverate persino «esperienze extracorporee in cielo») ed ha passato «ore ed ore» con lei «a rievocare il passato, la sua grande fede, l’incontro con Padre Pio e le profezie su suo figlio».
Che fare? Correre in libreria ad assicurarsi il prezioso volumetto per la meditazione quotidiana oppure strapparsi i capelli per un’iniziativa che rilancia un cesaropapismo di cui la Chiesa italiana non sentiva affatto l’urgenza? Decida il lettore. Da parte mia, credo che in questa semplice notizia si nascondano numerosi spunti di riflessione, e non voglio nemmeno enumerarli per non sciupare il piacere ai lettori. Una sola nota: quando ci si compiace tanto delle nostre «radici cattoliche», dovremmo anche chiederci come mai ne nascono simili fiori.
Roberto Beretta, 50 anni, lavora da venti al quotidiano cattolico Avvenire, pagine culturali. È consigliere comunale della sua città, Lissone, in una lista civica d'opposizione. Collabora al sito VinoNuovo.it: “un nuovo blog promosso da un gruppo di giornalisti per scambiarsi opinioni con grande libertà sul nostro essere cattolici oggi in Italia”.