3 stelle
Saggio, Predrag Matvejević, Pane nostro, traduzione di S. Ferrari, Garzanti, € 18,60
Matvejević (Mostar, 1932), che ha insegnato a Zagabria, alla Sorbona, alla Sapienza e al Collège de France, è soprattutto famoso per il suo notevole “Breviario mediterraneo”. Ora esce questo piacevolissimo saggio – frutto di oltre vent’anni di ricerche – che racconta una storia lunga cinquemila anni: quella del pane. Quel “grandioso vagabondare del grano” dall’Asia verso i campi del mondo, come ha scritto Erri De Luca. La saga di qualcosa che è più antico della scrittura e del libro, che è cultura universale, ma che ha anche significato guerre o, all’opposto, che è simbolo religioso di pace, di comunione… Uno straordinario “viaggio” che parte dalle rive del Mediterraneo per poi abbracciare il mondo intero. Milioni di persone si muovono “dalla fame verso il pane” – scrive nella prefazione Enzo Bianchi – perché noi non siamo capaci di far muovere “il pane verso la fame”.
Romanzo, Valeria Parrella, Ma quale amore, Rizzoli, € 15,00
Strano e affascinante quest’ultimo libro di Valeria Parrella (Torre del Greco, 1974) che racconta le vicende – di viaggio, di amore – di due amanti a Buenos Aires: la città del poeta, Evaristo Carriego, raccontato da Borges, di un tango a San Telmo, di Evita al cimitero della Recoleta, dei grattacieli di Puerto Madero, del quartiere Palermo, dei “desaparecidos”, di Maradona, delle bisteccone e del mate, delle foto in Plaza San Martín. Un libro di viaggio? Anche. Una traccia da utilizzare per una vacanza argentina? Perché no. Ma, soprattutto, una storia di sensazioni, di colori, di brividi, di ricordi, di silenzi e di desideri. E di amore, naturalmente.
1 stella
Saggio, Pino Aprile, Terroni, Piemme, € 17,50
Lo sapevate che i piemontesi fecero al Sud quello che fecero i nazisti a Marzabotto? Che le città meridionali vennero tutte saccheggiate? Che i “nordisti” praticavano la tortura come gli sgherri di Pinochet in Cile? Che vi furono fucilazioni in massa, fosse comuni, paesi dati alle fiamme e decine di migliaia di profughi? Che i primi campi di sterminio in Europa li istituirono quelli del Nord per farvi morire gli italiani del Sud a migliaia, forse a decine di migliaia? No, sinceramente noi non lo sapevamo. Ma è quanto sostiene il giornalista Pino Aprile in questo suo saggio che conta ormai ben 14 edizioni e che ha fatto dell’anti-nordismo e dell’anti-Unità d’Italia la propria revisionistica bandiera. Alla faccia degli studi di fior di storici nazionali e internazionali che, a quanto pare, ignorano cose “che noi umani non possiamo nemmeno immaginare”… Il tutto senza una pagina di bilbliografia, di fonti, senza uno straccio di nota. Ci mancano solo i Templari, il Graal, Atlantide, e i marziani. Ma, forse, la ricerca storica si fa in altro modo…
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.