Per definire che cos’è la vera cultura, un giorno Leopold Senghor, il primo poeta diventato presidente di uno Stato africano, il Senegal, sentenziò: “La cultura vera è come un albero che affonda le sue radici fino a succhiare le più residue gocce di umidità e, contemporaneamente, espone le sue chiome, le fronde, i rami alla pioggia, al vento, al sole delle altre culture”. L’immagine dell’albero bi-direzionale di Senghor può adattarsi bene a illustrare la multiforme identità della Johan & Levi, editore del libro su Rauschenberg, fondata nel 2005 a Monza e attiva principalmente nel settore delle arti visive. Perché all’impegno generoso sul proprio territorio lombardo, con il promuovere restauri del patrimonio artistico locale, si affianca l’attività sul fronte internazionale, frutto di collaborazioni con artisti e curatori d’oltreconfine.
Grazie, Alfredo
L’orizzonte planetario è sempre stato presente nella mente della fondatrice, la monzese Giovanna Forlanelli. Laureata a pieni voti in medicina e chirurgia, lei ha preferito imboccare la strada imprenditoriale a quella ambulatoriale. Nel 1985, a 25 anni, è entrata nell’azienda di famiglia (la Rottapharm, distributrice di prodotti per il benessere e la salute della donna, un nome su tutti la Saugella) per occuparsi di marketing e comunicazione. Racconta: “Con mio marito Lucio Rovati, anche lui laureato all’Università di Milano in farmacologia e direttore scientifico dell’azienda, condivido la passione per l’arte e il collezionismo e abbiamo viaggiato molto, non solo per motivi aziendali, mettendo sempre al centro della nostra attenzione i musei del mondo. Avevamo già il pallino dell’editoria scientifica, pubblicavamo una rivista Esseredonna e monografie di prodotto. Ma la spinta decisiva ci venne da un italiano a New York, Alfredo De Marzio. Avevo conosciuto Alfredo una ventina d’anni prima, quando lui era manager di Agip USA e sponsorizzava le grandi mostre negli Stati Uniti. Ci siamo rivisti in seguito, mentre lui ricopriva l’incarico di presidente della Rizzoli International. Alfredo mi aiutava nelle mie ricerche e, quando rientrava in Italia, mi accompagnava a visitare le mostre e a conoscere i giovani artisti. Una volta a New York mi portò a visitare la redazione del The Journal of Art e mi rimase talmente impressa l’attività della rivista che ci ripromettemmo di fondare prima o poi una nostra casa editrice indipendente. Dopo la fine del suo incarico alla Triennale di Milano, l’ho coinvolto nella creazione di Johan & Levi. Che è nata così a Monza con due anime: una artistica, che mi ha legato ad Alfredo (purtroppo ucciso da un infarto poco dopo il varo della casa editrice) e una scientifica che mi ricollegava all’azienda di famiglia”.
Azienda tutta in rosa
Prima curiosità, il nome esotico: “È un nome che ho preso in prestito da un vecchio libro trovato in Irlanda, era edito da un’antica casa editrice di lì e quel Johan iniziale, che ricorda il mio nome Giovanna, catturò subito la mia attenzione”. Secondo interrogativo, è vero che l’azienda è tutta rosa? “Sì, preferisco circondarmi di donne. L’organico è molto snello: una coordinatrice editoriale, la multilingue Micaela Acquistapace; una segretaria di redazione, una grafica e un editor che si occupa anche della selezione dei titoli esteri. Intorno alla casa editrice si è creato poi un network di collaboratori con cui osserviamo attentamente il mercato dell’arte italiano e internazionale. Tra questi ci sono anche gli stessi artisti e curatori che abbiamo pubblicato, come Valeria Agosti Nelli e Ivan Quaroni”.
Nascono così, nella città di Teodolinda, materiali inediti, documenti, opere e vite d’artisti viste sotto una nuova luce: libri nuovi, dal linguaggio volutamente semplice, ricercati ma molto fruibili. All’interno di questa mission editoriale Johan & Levi pone particolare attenzione a valorizzare giovani artisti non ancora affermati e movimenti emergenti, ma anche a illuminare la storia dei protagonisti e movimenti dell’arte moderna. La divisione scientifica, invece, pubblica monografie di prodotto, riviste e testi specialistici. “Il tutto tenendo d’occhio, insieme alla qualità delle opere, anche la profittabilità, nel senso che mi ritengo un’imprenditrice con un’anima molto idealista”, precisa Giovanna.
Biografie e fotografia
“A cinque anni di distanza dalla fondazione, e con più di trenta titoli, siamo molti soddisfatti dei risultati raggiunti in Italia e anche nei mercati esteri. La nostra collana dedicata alle biografie vanta titoli come il mio preferito De Kooning. L’uomo, l’artista, che nell’edizione americana ha vinto il Premio Pulitzer. È un libro che sposa molto bene la filosofia della casa editrice: lasciare volumi che avranno una vita lunga, un seguito. È anche per questo motivo che abbiamo avuto il coraggio di tradurre 800 pagine dall’inglese all’italiano, considerando anche che, per una biografia d’artista, il mercato italiano è di fatto di nicchia. Credo, inoltre, che uno dei modi migliori per capire la storia dell’arte sia studiare la vita degli artisti per poter così conoscere la persona e appassionarsi alle sue vicende che, tuttavia, devono essere scritte seguendo riferimenti esatti. Altri titoli forti delle biografie sono quelli dedicati a Rauschenberg, a Marcel Duchamp, a Edward Hopper (il più venduto: una biografia intima narrata attraverso i diari della moglie, Jo Hopper) e, ultima, a Georgia O’Keefe, pioniera della pittura americana, grande donna che ha vissuto e dipinto all’insegna di un rapporto viscerale con la terra, i paesaggi, i fiori”.
Con le biografie, pilastro della casa editrice è la collana della fotografia, in cui compaiono nuovi progetti e riedizioni di volumi di grandi fotografi. “Qui le maggiori soddisfazioni ci sono arrivate dal volume Biblioteche, di Candida Hofer, affascinante panoramica di prestigiosi luoghi di lettura antichi e moderni”. Ma hanno avuto ottima accoglienza anche il libro della pittrice dei fiori Georgia O’Keefe con gli scatti del fotografo John Loengard, collaboratore di Life Magazine, vincitore dell’Ansel Adams Award, premio dedicato ai migliori autori di libri fotografici; Do Not Cross – Azioni di tutela forestale, di Moreno Gentili, volume che raccoglie immagini di alcune “foreste europee” tra le più belle e suggestive, fruibili e vivibili, ma a rischio, questo sì, di estinzione.
Da poco sono in libreria Roma di Mimmo Jodice e La scuola di Düsseldorf, la prima pubblicazione che presenta in maniera approfondita gli 11 fotografi protagonisti dell’avanguardia fotografica.
I bambini nei musei
Imprenditrice, editore ma anche madre: Giovanna ha una figlia e proprio ai più giovani, e alla didattica, è dedicato un altro ramo della sua multiforme attività.
“Per far meglio conoscere il marchio Babygella, legato all’igiene dei bambini, abbiamo deciso di usare il canale dell’arte e coinvolgere non solo i bambini, ma anche le famiglie. La mia idea è di avvicinare le famiglie con bambini ai musei. Quando si visita un museo con il proprio bambino, spesso non si è in grado di spiegare ciò che si sta vedendo perché non si hanno tutti gli strumenti necessari. Il nostro intento è di creare percorsi didattici permanenti per i bambini e per le famiglie all’interno delle grandi collezioni in Italia. Il primo intervento è stato realizzato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Abbiamo chiesto a Chiara Rapaccini di scrivere e illustrare una favola che legasse il percorso all’interno del museo attraverso la selezione dei venti reperti più significativi. Il secondo progetto ha coinvolto il Museo Poldi Pezzoli di Milano per il quale abbiamo realizzato delle audioguide per bambini in italiano e in inglese. In realtà, si tratta di due percorsi: uno dedicato ai bambini delle elementari, l’altro agli allievi delle medie. E altre iniziative stanno fiorendo in questo settore”.
Il mosaico creativo
Il mosaico creativo della casa editrice creata dal medico con il pallino dell’arte è completata da queste ulteriori tessere:
- Laboratori
Curata da giovani storici dell’arte, la collana intende monitorare nel tempo le correnti e le dinamiche del mercato italiano e dei principali mercati esteri.
- Laboratorio Italia. New trends in paintings, a cura di Ivan Quaroni, raccoglie le esperienze di 52 giovani pittori italiani, tra i quali Benedetta Andrioli, Blu (pseudonimo di un protagonista della “street-art” che risiede a Bologna ma ha deciso deliberatamente di nascondere la sua identità), Vanni Cuoghi, Giuliano Sale, Gosia Turzeniecka e Giuseppe Veneziano.
- Laboratorio Italia. Giovani scultori italiani, a cura di Alessandra Galasso. Avere meno di 40 anni e proporre soluzioni formali originali sono i requisiti ai quali rispondono gli artisti inclusi.
- Laboratorio Italia. La fotografia nell’arte contemporanea, a cura di Marinella Paderni, raccoglie le esperienze di 46 giovani fotografi che si sono contraddistinti per l’uso innovativo della fotografia.
- Libri illustrati di pregio, Monografie d’artista, Saggistica di arte e cultura, Arte & Economia, Parole e immagini (collana inaugurata da Effetto terra, a cura di Maria Perosino) e infine la Johan & Levi Science: l’ultimo titolo in distribuzione (tramite le Messaggerie) è Le dislipidemie in pediatria, un manuale che fornisce un quadro semplice e pratico per l’assistenza al bambino affetto da disordini ereditari del metabolismo.
Titoli che stanno per uscire: “Leo & C.”, biografia di Leo Castelli scritta da Annie Cohen Solal in uscita a dicembre, e a gennaio “Il teschio nell’arte” di Alberto Zanchetta e “Ugo Mulas. Vitalità del negativo”, con un testo di Achille Bonito Oliva.
Salvatore Giannella, giornalista professionista dal 1974, è nato in Puglia nel 1949. Vive e lavora a Milano dal 1975. Studi classici, laurea in lettere moderne. È sposato, ha due figli e due nipoti. Diventa pubblicista collaborando con il settimanale «Oggi». Dopo aver partecipato a Genova all’esperimento di un giornale in cooperativa, «Il lunedì», nel 1975 è chiamato all’«Europeo» da Tommaso Giglio, e diventa direttore del settimanale dieci anni dopo, dopo la pausa di un anno (1984) nella direzione di "Genius", il mensile scientifico dell'Espresso. Nel 1986 viene scelto da Giorgio Mondadori per dirigere «Airone», il primo e più diffuso mensile di natura e civiltà. Lascia «Airone» nel 1994 e crea l’Editoriale Delfi, struttura specializzata in
progetti ed eventi, servizi e realizzazioni per l’editoria e per l’economia dei turismi. Nel 1999 scrive il libro "L’Arca dell’Arte", in collaborazione con lo storico pesarese Pier Damiano Mandelli, per raccontare la storia del soprintendente delle Marche che, nel corso della seconda guerra mondiale, diede rifugio e salvezza nel Montefeltro a migliaia di opere
d’arte. Allo stesso argomento dedica la sceneggiatura del film-documentario per Rai Educational "La lista di Pasquale Rotondi" che vince il premio della Presidenza della Repubblica all’Art Doc Film Festival di Roma 2005, come «miglior film dedicato all’arte italiana». Per la stessa Rai Educational scrive la sceneggiatura del film "Odissea negli abissi" dedicato a Vassilj Arkhipov, il capitano della marina sovietica che durante la crisi dei missili a Cuba con il suo NO al lancio di un missile atomico dal sottomarino assediato evitò lo scoppio della terza guerra mondiale. Dal 1997 è tra le principali firme di «Oggi» (Gruppo Rizzoli - Corriere della Sera) per i temi della cultura e delle scienze. Tra i riconoscimenti ricevuti, il premio Zanotti Bianco (1978) e, dieci anni dopo, il premio dei Club Unesco. Nel 2007 ha ricevuto a Rimini la medaglia d’oro del comitato scientifico internazionale del Centro Pio Manzù, presieduto da Mikhail Gorbaciov, «per aver alimentato la mente degli italiani chiarendo preoccupazioni, scovando personaggi e scavando nella storia e nelle storie, creando sostegni con racconti carichi di realtà e di favola». Paulo Coelho lo ha salutato come «cronista della luce». Ama Italo Calvino dal quale ha raccolto l’invito a illuminare «personaggi e mondi che tenebre non sono e a dar loro forza». Nel 2008 esce da Chiarelettere (www.chiarelettere.it) "Voglia di cambiare", il diario di viaggio nell'Europa eccellente che ha risolto problemi che i nostri politici non risolvono da decenni. Nel 2009 ha pubblicato, per Allemandi editore, “I Nicola”,
storie straordinarie di restauri d’arte nella storia di una famiglia che,
oltre a dare lavoro a metà del paese in cui opera (Aramengo, tra Torino e Asti) ha il merito di aver cancellato la triste fama di quel borgo dove i severi giudici sabaudi spedivano al confino i falliti (da qui la dizione popolare “andare a ramengo”, cioè fallire, andare in malora). Oggi ad Aramengo vanno i capolavori dell’arte, da Giotto a Picasso, per ritrovare colori e salute. Nella primavera 2010 sono usciti due libri da lui curati: "La valle del Kamasutra", di Tonino Guerra, Bompiani, un volume antologico per festeggiare i 90 anni di quel grande poeta e sceneggiatore; e "Consigli per un Paese normale", di Enzo Biagi, Rizzoli, raccolta dei dialoghi tenuti da Giannella con quel maestro di giornalismo.