Erri De Luca: com’è lontano il primo bacio, com’è diverso il mondo a 50 anni
26-09-2011
di
Paolo Collo
Sono decisamente pochi gli autori che non deludono mai. Ed Erri De Luca è uno di questi. Il suo nuovo romanzo “I pesci non chiudono gli occhi”, edito da Feltrinelli, è l’ennesimo pezzo di bravura dello scrittore nato a Napoli nel 1950. Un riandare indietro nel tempo per raccontare se stesso cinquanta anni fa.
Dieci anni: la prima volta che l’età si scrive con due cifre. E si cambia. Si esce dall’infanzia e si incomincia a vedere il mondo attorno a sé con occhi diversi.
E’ estate. La spiaggia, i primi libri letti. La rete di pescatori. Le parole crociate. E la ragazzina venuta dal Nord vicina d’ombrellone che legge “gialli”. I ghiaccioli da mangiare in fretta prima che si squaglino. La lozione solare che sa di mandorla. Le botte con gli altri ragazzini.
E, soprattutto, il primo bacio: quella stretta allo stomaco mai conosciuta prima. Una storia piccola piccola raccontata in modo magistrale. La storia di un ragazzino che sta crescendo, di quell’estate lontana, e del suo amore “pulcino”.
Difficile far di meglio.
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.