Ciò che è accaduto in parlamento è semplice: la democrazia è una illusione, i parlamentari, specialmente quelli che militano nel gruppo che si ispira all’Italia «dei valori» si vendono e lasciano comprare per un manciata di denaro e di potere (ah! i Valori!). Di Pietro, Di Pietro che scegli uomini e donne spendibili al primo offerente.
Dopo i discorsi del tris a ramino, Bersani-D’Alema-Veltroni, il Pd si è auto-amputato della sinistra ed è rimasto con tre o quattro destre alla rincorsa di Fini che s’illudeva che i suoi fossero uomini d’un pezzo e tetragoni alla prostituzione politica. Fini si dimentica da dove, da quel fascismo che tutto era tranne che legalità, dignità, democrazia). I suoi sono profittatori esattamente come lui che per 16 anni ha servito Berlusconi e le sue ignominie e ora voleva che i suoi non seguissero il suo esempio. I fascisti non possono cambiare. Mai. Sarebbe contro natura. Povero Fini, 16 anni di convivenza forzata per non imparare nulla.
Il capo dello Stato questa volta l’ha fatta grossa: ha concesso un mese di tempo a Berlusconijad, permettendogli di disseminare il parlamento di bombe alla corruttela e al ricatto, tutte scoppiate esattamente al momento giusto. Gli uni si nutrono di formalismi e l’altro fa piazza pulita, mentre in borsa la sua azienda, Mediaset, schizza in alto di quasi tre punti. Sono i liberali che difendono il «mercato».
Ora tutto può accadere, ma è evidente che il despota cercherà di stare appiccicato alla poltrona che l’unico modo per non finire in tribunale forse in galera, l’unico posto degno di lui e della sua nefandezza, mentre il paese andrà sempre più a rotoli. La sua forza è la corruzione che ha fatto dilagare attorno a sé, sopra e sotto: un modno di corrotti che hanno interesse a tenerlo in piedi anche da morto, pena la loro caduta. L’Istat, oggi, 14 dicembre 2010 certifica che la pressione fiscale è salita ancora attestandosi al 43,5% salendo di oltre un punto rispetto allo scorso anno. Poveri Italioti, si sono fatti fregare da chi li ha infinocchiati con «meno tasse per tutti» e durante i suoi governi le tasse sono aumentate di oltre 3 punti. Mentre lui li deruba, gli Italioti gli offrono il portafogli e qualcosa d’altro.
Le elezioni anticipate sono più vicine e ci arriveremo con uno sfascio totale perché la ex opposizione che fu e che non c’è più almeno dai tempi di Veltroni si è dileguata. Non ha uno straccio di programma, ma si appende alla cintola di Fini aspettando i risultati. Grida ogni tanto, ma si soffoca da sola presto e allora sta zitta e cerca alleati al centro, dando a Fini il riconoscimento di Statista e uomo delle Istituzione. Poveri noi! Abbiamo perso il ben dell’intelletto, ma siccome bisogna pur vivere e racimolare uno stipendio, sono convinto che molti nel PD alla vittoria di Pirro di Berlusconi, hanno tirato un sospiro di sollievo.
Siamo rimasti noi che non abbiamo più né il sollievo né il respiro.
Eppure, nonostante le apparenze io sono convinto che possiamo essere più forti di loro e possiamo battere questi lanzichenecchi che occupano indegnamente la nostra rappresentanza. Se viviamo esattamente al contrario di come vivono loro, possiamo ancora avere la fiducia certa che li sconfiggeremo. Se siamo onesti e coerenti con la nostra coscienza, impediremo loro di invaderci l’anima e di devastarci la coscienza. IL disonesto potrà anche apparire furbo, ma il più forte resta sempre la persona onesta, anche se all’apparenza può essere giudicata come lo è dai disonesti, ingenua e fuori del tempo.
In questo tempo senza dignità e onore, è bello essere fuori del tempo e ingenui. Io me ne vanto. Scrive Bruna Rizzo su Facebook, citando Gandhi:
La disobbedienza civile diviene un dovere sacro quando lo Stato diviene dispotico o, il che è la stessa cosa, corrotto. E un cittadino che scende a patti con un simile Stato è partecipe della sua corruzione e del suo dispotismo.
Paolo Farinella, biblista, scrittore e saggista, è parroco nel centro storico di Genova in una parrocchia senza parrocchiani e senza territorio. Dal 1998 al 2003 ha vissuto a Gerusalemme "per risciacquare i panni nel Giordano" e visitare in lungo e in largo la Palestina. Qui ha vissuto per intero la seconda intifada. Ha conseguito due licenze: in Teologia Biblica e in Scienze Bibliche e Archeologia. Biblista di professione con studi specifici nelle lingue bilbiche (ebraico, aramaico, greco), collabora da anni con la rivista "Missioni Consolata" di Torino (65.000 copie mensili) su cui tiene un'apprezzata rubrica mensile di Scrittura. Con Gabrielli editori ha già pubblicato: "Crocifisso tra potere e grazia" (2006), "Ritorno all'antica messa" (2007), "Bibbia. Parole, segreti, misteri" (2008).