“Sarà vero, la menzogna al potere” di Enrico Buonanno (Einaudi)
Finalmente un libro-antidoto. Antidoto contro la stupidità, l’imbonimento, la “balla” costruita ad arte, l’oscurantismo, la faciloneria. Un libro per non farsi prendere in giro. Per un mondo che – grazie anche, ora, al cinema, alla televisione e a internet, ma soprattutto grazie alla voglia di mistero che prende tutti noi congelati in una vita sempre uguale – ormai “beve” qualsiasi scemenza gli venga offerta sul (falso) piatto della scienza, del mistero o dell’ignoto. Per un mondo che crede negli Ufo, nell’Area 51, nei Templari, nel Graal, nell’oroscopo, in Scientology o nel mostro di Lochness. Per un mondo che è convinto che sulla Luna non ci sia mai allunato nessuno, o che il macello delle Twin Towers sia stato organizzato dalla Cia, o che nelle fogne di Manhattan scorazzino allegramente branchi di alligatori assassini. O che tuttora esista una sorta di “complotto giudaico” ai cui vertici opera e complotta la banca d’affari Goldman Sachs. O che sia possibile vincere al gioco delle carte o delle tre campanelle…
E via rincretinendo… E via cercando di trovare un qualche responsabile ai guai che ci affliggono. Il Colpevole, il Responsabile Assoluto. E non è che a queste scemenze credano contadine analfabete (con tutto il mio rispetto per queste signore) o adolescenti pustolosi dalla fantasia troppo sviluppata. No. A queste scemenze credono milioni di persone, di tutte le classi sociali, persone stimate e istruite. A destra come a sinistra. Apparentemente “normali”.
Una sorta di Internazionale dei Babbei, di Club dei Boccaloni, di Università degli Studi di Scemenzopoli. E se tra i lettori c’è qualcuno, involontariamente e innocentemente, che sia stato colpito da questa grave malattia (che probabilmente porta alla demenza precoce), consiglio come antidoto la lettura del volume di Errico Buonanno, recentemente pubblicato da Einaudi, dal titolo Sarà vero. La menzogna al potere.
Un utile e illuminante viaggio tra falsi, sospetti e “bufale” che hanno – anche con conseguenze tragiche e nefaste – fatto la storia. Dal favoloso Regno del Prete Gianni a Ermete Trismegisto, dagli Illuminati di Baviera ai Rosacroce, passando naturalmente e inevitabilmente per i Templari, il Sacro Graal, Rennes-le Château e padre Saunière. E non potevano mancare i famigerati Protocolli dei Savi di Sion. Un saggio divertente, documentato e leggibilissimo per chi ha finalmente capito che Il Codice Da Vinci è solo un romanzo.
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.