Compie 80 anni, ma la Russia dei nostri giorni non lo ama. Stanno per inaugurare un monumento a Eltsin, l'uomo che lo ha rovesciato con con le armi. Ma Eltsin é morto e la sua lingua sciolta dall'alcol non può raccontare certe verità che imbarazzano il Cremlino
Gorbaciov bacchetta Putin e Medvedev in tv: “Il potere sconvolge la ragione di chi non vuole perderlo”
28-03-2011
di
Daniela Miotto
Mosca – Mikhail Gorbaciov ha compiuto 80 anni. L’ultimo presidente dell’Unione Sovietica. Non è più un “giovane” politico di belle speranze. A dire il vero qui in Russia, di belle speranze, non lo è mai stato. in occiddente lo abbiamo messo su di un piedistallo: era il simbolo della perestroika della glasnost, abbiamo riposto in lui tutte le speranze per abbattere la cortina di ferro e la guerra fredda e lui c’è riuscito. Negli anni ’80 riformò drasticamente la natura oppressiva del governo sovietico con il suo programma di apertura e riforme, grazie a lui un leggero vento di democrazia cominciò a soffiare tra le mura del Cremlino. E’ riuscito dall’alto a fare una vero cambiamento, ad abbattere un “regime imbalsamato” a portare un vero respiro di novità in una società rigidamente ferma da troppi anni. Un presidente “illuminato” che ha saputo capire che era ora di cambiare, di rinnovare. In Europa un vero mito. Qui in Russia invece no, non è amato per nulla. La sua colpa? Aver dichiarato alla fine del 1991 la dissoluzione dello Stato Sovietico, la fine di un’epoca e l’inizio di un percorso tutto in salita. In salita soprattutto per molti suoi concittadini che si sono trovati nel caos economico, letteralmente a morire di fame, e per molti burocrati di seconda linea che si sono visti cancellare i privilegi dall’oggi al domani. Quest’anno, qui a Mosca, ci sono le celebrazioni (questa volta con la C maiuscola, tanto di discorsi, concerti e statua…) per Boris Eltsin, decisamente più amato dall’attuale potere e poi ormai morto e quindi incapace di fare dichiarazioni e togliersi sassolini dalle scarpe.
Secondo un sondaggio di un istituto sovietico solo un risicato 10% dei russi manifesta “rispetto” per il vecchio Mikhail. A parlare di lui sono solo i moderni oppositori che guardano con favore alle sue ultime dichiarazioni contro la classe dirigente ricca e depravata. E’ proprio vero la vecchiaia da la possibilità di dire ciò che si vuole , senza peli sulla lingua, forse troppo stanchi o troppo deboli o forse troppo saggi? Vien voglia di dire finalmente cosa si pensa senza paure o censure, senza filtri e senza imbarazzi. Ed ecco che Gorbaciov parla alla Tv su Channel 1 canale fortemente controllato dallo stato (si vede proprio che il canale 1 in tutto il mondo ha le stessa filosofia!) Lo fa durante il programma Posner Show (Vladimir Posner, famoso giornalista; durante la guerra fredda conduceva “Radio Moscow News and Commentary“) e G. da un suo giudizio sul tandem politico che oggi governa la Russia, il “Batman e Robin” di Wikileaks. Gorbaciov non ha parole gentili, li paragona alla peggiore fotocopia del PCUS, lontani dagli elettori e dai loro problemi reali. Parla di poca modestia nel voler decidere, sempre loro due, sempre soli ad un tavolo; sempre loro a decidere il futuro della grande nazione. Parla anche del potere che ” ti rende cieco e sordo”, droga nefasta che sconvolge il cervello. In chi resta troppo al potere la malattia, ecco l’urgenza di mettere un limite al mandato”. Il povero conduttore abbozza sorrisi e prova cambiare discorso, ma Gorbaciov incalza e parla delll’uscita di prigione dell’oligarca Khodorkovsky (tema scottante e molto dibattuto nel paese).
Per bilanciare lo scomodo intervento, visto che” l’alternanza” va di moda negli anni di Putin, le reti televisive subito trasmettono un gustoso siparietto: presidente Medvedev ingessato nella sua giacchetta consegna ad un informale Gorbaciov, giacca aperta e cravatta sgargiante, una onorificenza condita da un divertente scambio scambio di battute…
Si goda i suoi 80 anni, mister Gorbaciov. Negli ultimi anni resta il solo a sognare che anche il potere, dall’alto, può fare una “piccola rivoluzione”. I potenti di oggi dovrebbero sognare con lei. Invece…
Daniela Miotto insegna a Torino, dove vive quando suo marito non la trascina in giro per il mondo. Attualmente abita a Mosca senza conoscere una parola di russo. Sbircia il mondo a volte senza capirlo, ma è convinta che curiosare sia una delle attività più stimolanti e divertenti che si possano fare