La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

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Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

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Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

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I cimiteri segreti del nucleare russo: non solo in Siberia, dentro e attorno a Mosca. Nascono centrali che galleggiano sul mare, 57 entro il 2030

16-06-2011

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Visit to Chernobyl - Foto di Mark AllenMosca – Beati voi che avete cancellato il nucleare. In Russia abbiamo 32 reattori attivi, 7 in costruzione. Si vuole arrivare a 57 entro il 2030.
A Mosca esistono discariche nucleari create negli anni ’50, veri e propri burroni, buchi neri, dove vengono simpaticamente sotterrate camionate di materiale di dubbia provenienza. L’aspettativa di vita di un abitante della città attorno è di 5 anni inferiore alla media dell’intera nazione. C’è materiale radioattivo nei dintorni di Mosca, sotto Mosca, dentro Mosca. Tutti fanno finta di niente, ma quando nasceranno bambini con tre occhi e sprigioneremo una strana luce verde forse, dico forse, qualcuno comicerà a chiedersi perchè. Chissà cosa inventeranno per spiegarlo: diranno che abbiamo mangiato pesante?

Si parla di quantitativi dai 60.000 agli 800.000 metri cubi di scorie. Come pensano di smaltirle? Una lunga processione di camion caricano furtivamente n ella notte bidoni col teschio stampato sopra: incolonnati vanno in posti segreti forse conosciuti solo dagli eredi Kgb. Fanno sapere che esistono 18 oggetti radioattivi pericolosi all’interno della capitale. Ma senza precisare, non una parola in più. Cosa significa oggetti pericolosi? Dalla finestra della mia camera vedo una strana torre in cemento scrostato: sulla cima “ galleggia “ una enorme sfera non ben identificata. Cos’è? Si fa presto a dire oggetto non identificato, ma se quell’oggetto ce lo hai di fronte il pericolo, forse, lo identifichi e ne hai paura. E poi tutte le demolizioni di materiale militare nucleare? Che fine hanno fatto? I mitici sommergibili di “Ottobre Rosso” affondati nei ghiacci del mare Artico, occhio non vede cuore non duole, i norvegesi si sono arrabbiati, hanno chiesto ai russi di essere subito informati nel caso di “incidenti” un po’ strani. Ma continua il silenzio e l’immenso mare gelato è forse diventato una grande discarica a cielo aperto a disposizione del governo russo.

Qualcosa si sta muovendo: le autorità hanno deciso di spendere 5 miliardi di rubli per bonificare la capitale nel biennio 2011-2013. Hanno promesso ( ci fidiamo..?) di ripulire il territorio, allora perché continuano ad arrivare scorie radioattive dalla Francia? Tra il 2006 e il 2009 Parigi ha esportato in Siberia 32.200 tonnellate di uranio impoverito. Bravi i cuginetti francesi: costruiscono centrali ed esportano le scorie compresi i fusti che arrivano dall’ Italia. Il responsabile di Greenpeace-Russia, Vladimir Chuprov, ripete: “È un bene che le autorità stiano pensando di eliminare i pericoli di radiazioni, ma lo fanno in un modo non proprio trasparente. A Mosca, per esempio, la mappa delle discariche radioattive pare non sia stata fatta, di sicuro mai pubblicata. La gente non sa se abita vicino a rifiuti nucleari e quale sia il loro livello di radiazioni in superficie. Annunciano tutto ok, ma senza dettagli, e l’inquietudine resta”. Temo che qui i referendum non servano, la Russia non ha intenzione di fare un passo indietro sulle Centrali Nucleari. I danni del l’atomo qui li con osciamo bene eppure. Cernobyl è già stata dimenticata. Russia che galleggia sul gas e petrolio da vendere all’Europa insaziabile per incassare miliardi di dollari.

Oltre alle Centrali di terra progettano centrali off shore: galleggianti. Sono orgogliosi del progetto: chiatte in balia delle onde in posti super segreti. Ma se arriva uno tzunami che le infrange sulla Russia o di chissà quale paese attorno cosa succederà ? Andrey Formichev, responsabile del progetto sorride:

“Non siamo preoccupati, la sicurezza dei nostri reattori russi è di molto superiore alla quella delle centrali giapponesi. Ogni emergenza é stata testata perché gli esperimenti sulla sicurezza delle centrali off shore sono cominciati fin dai tempi dell’Unione Sovietica”.

Grazie mister Formichev, ma non sono sicura di sentirmi sicura.

Daniela MiottoDaniela Miotto insegna a Torino, dove vive quando suo marito non la trascina in giro per il mondo. Attualmente abita a Mosca senza conoscere una parola di russo. Sbircia il mondo a volte senza capirlo, ma è convinta che curiosare sia una delle attività più stimolanti e divertenti che si possano fare
 

Commenti

  1. neanche io, in tutti i casi io ho votato SI per l’italia, anche se “gli altri” dicono che tanto tutti intorno a noi hanno le centrali atomiche, anzi, noi ne prendiamo la corrente, ma…..intanto un piccolo passo l’abbiamo fatto.Se tutti facessero un piccolo passo, magari il mondo durerebbe qualche secolo in più.

  2. SALVATORE RAVAZZOLO

    Il passo e’ stato fatto e spero che di nucleare non se ne parli piu’ perche’ penso anche ai danni a breve termine.Le centrali francesi e svizzere sono solo a qualche centinaio di km ma non e’ mai stato un buon motivo per farle anche noi.Non si puo’ richiedere energia sempre maggiore senza ripensare al nostro modello di vita. La natura si rinnova ogni anno e ci regala gratuitamente biomassa che immancabilmente alimenta gli incendi; e bruciarla prima?Quando ci serve? casomai nel riscldamento degli edifici pubblici? E’ vero che tra gli animali l’uomo e’ il peggiore nel rispettare la natura ma la sua stupidita’ non ha limiti.Si tolgono fondi alla ricerca e non si investe sui giovani e sulle energie alternative. E’ chiaro che poi davanti alle grande scelte, come quelle energetiche si cerchi di colmare il ritardo con scorciatoie nucleari ma i danni sono sotto gli occhi di tutti; gia’Cernobyl ci ha insegnato che quella non e’ la strada per noi.

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