Il ballo della delega, la moda ministeriale dell’estate 2010
01-07-2010
di
Marco Lombardi
Impazza il tormentone dell’estate 2010: la caccia alla delega. Protagonista, il ministro fresco di nomina Aldo Brancher. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare, inviando e-mail alle redazioni delle principali testate nazionali. Graditi anche lettori crumiri, ma si attende bolla presidenziale in merito. Gli unici indizi disponibili riguardano ciò che non farà parte delle materie delegate. Non “l’attuazione del federalismo”, già assegnata al ministro dell’attuazione del programma di governo, Gianfranco Rotondi, ed a quello delle Riforme per il Federalismo, Umberto Bossi.
Il primo ad aderire alla caccia, il Governatore del Veneto Luca Zaia, nel corso di una videochat di Repubblica ha proposto “Decentramento Amministrativo”. Peccato che se ne occupino il Ministro della Pubblica Amministrazione e Innovazione, un Renato Brunetta già adombrato dalla sconfitta elettorale veneziana nonché da una banda larga ormai strabordante i ristretti vincoli di bilancio, e quello dei Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto.
Insomma solo un colpo di creatività, scatto di reni del popolo sovrano, potrà risolvere la questione. Nota importante, il termine per l’invio delle proposte, che di sicuro non cadrà prima del settembre prossimo. Aldo Brancher, infatti, ha dichiarato di astenersi dal dicastero (si badi, astenersi non assentarsi, sindrome di Pomigliano non colpisca) per organizzare la propria difesa processuale, che inizia il cinque luglio e, si presume, occuperà l’intero mese; poi ci sono le ferie e anche agosto è bello che passato. E allora, buona caccia a tutti!
Marco Lombardi, nato nel 1977, laurea in Scienze Politiche conseguita alla Cesare Alfieri di Firenze, vive da sempre nella cintura del capoluogo toscano, dove attualmente si occupa di politiche sanitarie. Ha lavorato nel settore delle politiche sociali, seguendo progettazioni in materia di politiche giovanili, adolescenza, sport, immigrazione e cooperazione internazionale.