Il ritorno di Skármeta, l’autore del “Postino”: una storia dal profondo Cile
21-04-2011
di
Paolo Collo
Proprio mentre in Spagna sta uscendo il nuovo romanzo di Antonio Skármeta dal titolo Los días del arcoíris (i giorni dell’arcobaleno), già vincitore del IV Premio Iberoamericano Planeta Casa de America de Narrativa 2011, Einaudi presenta in libreria Un padre da film (traduzione di Paola Tomasinelli, 70 pagine, 10,00 euro).
Romanzo breve – ma intenso – che rimanda un po’ alle atmosfere del fortunatissimo “Il postino di Neruda” (da cui, come ben sappiamo, è stato tratto l’omonimo e altrettanto fortunato film di Michael Radford, con Massimo Troisi, Philippe Noiret e Maria Grazia Cucinotta). È la storia di Jacques, giovane insegnante della scuola di Contulmo, un piccolo centro del sud del Cile. E sullo sfondo la storia – velata anche di mistero – di suo padre, che anni prima aveva abbandonato la famiglia per trasferirsi (almeno così diceva lui) a Parigi. Storia di un’assenza quindi, e di una sofferenza: quella della madre, che quel giorno vede crollare il mondo e inaridirsi la vita, “come se una folata di vento gelido l’avesse spenta”.
Ma è anche la storia di quei personaggi – come suo solito magistralmente disegnati da Skármeta – che ruotano in quel paese cileno: l’imprevedibile mugnaio Cristián; le provocanti sorelle Teresa ed Elena; e l’alunno Gutiérrez, che vuole a tutti i costi “diventare grande” e andare, con Jacques, al bordello della cittadina di Angol…
E propria quell’iniziatica “gita”, cambierà, inaspettatamente tutte le carte in tavola (ma lasciamo ai lettori il gusto della sorpresa). Una storia semplice, ma ricca di humour e soprattutto di quell’amore per i propri personaggi che da sempre l’autore del “Postino” ci ha regalato. O, come ha scritto “El País”: “Una storia minima raccontata con singolare grandezza”.
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.