Il viaggio di Scalfari da Don Chisciotte a Berlusconi
31-05-2010
di
Paolo Collo
Eugenio Scalfari, Per l’alto mare aperto, Einaudi
“Questo libro è la rivisitazione della modernità […] Un’epoca durata quattro secoli, mai simile a se stessa, sempre in cerca di sperimentare il nuovo, di allargare il respiro delle generazioni, di modificare l’identità senza smarrire la memoria”. È questo il periodo che Scalfari vuole rileggere con il suo nuovo libro – scritto per “necessità, quasi per dovere morale – che racconta di Diderot e di Montaigne, di Don Chisciotte e di Hegel, di Leopardi e di Poe, di Kafka e di Proust, di Calvino e di Montale. Un volume importante, frutto di un’instancabile vita di letture di libri di storia, di letteratura, di filosofia, di poesia – mai disgiunta però dall’attività giornalistica e dalla passione civile – che ci guida idealmente attraverso l’Illuminismo e il Romanticismo, tra avanguardie e nichilismo, dalla “razionalità allo scatenarsi delle emozioni e degli istinti”. Quasi il “breviario” del nostro più importante editorialista.
Francesca Caminoli, Viaggio in requiem, Jaca Book
Il diario del viaggio, da Lucca verso il Sud, di una madre che decide di ripercorrere i luoghi attraversati dal figlio Guido prima di suicidarsi, gettandosi dai bastioni del castello di Otranto. Un racconto che poteva essere unicamente lacrimevole, se non straziante, ma che invece riesce anche ad avere una sua trama fatta di sensazioni, di immagini, di colpi di luce, o anche di buio, che l’autrice tenta – con successo – di trasmettere al lettore. Diciassette giorni di un viaggio sì da sola, lungo strade secondarie e fermandosi in alberghetti e bed & breakfast semivuoti, ma in continuo dialogo con un figlio che più di una volta le aveva chiesto “il permesso di suicidarsi” e che lei non aveva voluto “rinchiudere a vita in una prigione fisica o chimica”. Un viaggio in macchina, da sola, in compagnia di un vecchio CD di Nina Simone che canta: “Tu sei il mio amore e il mio dolore”.
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.