Inchiesta – Lavori in corso di Mimmo Torrisi e Gianluca Schinaia, Newton Compton, euro 9,90
Facciamoci del male e sfogliamo anche questo saggio dei due giornalisti Torrisi e Schinaia. Un tragico viaggio tra i cantieri italiani mai portati a termine, i “cantieri dello spreco”. Qualche esempio: dall’interminabile Salerno-Reggio Calabria all’inutile autostrada della Val Trompia; dalla costosissima, e incompiuta, metropolitana C di Roma, all’idea bislacca – ma redditizia, per qualcuno – della metro a Parma (!); dalle tratte dei treni ad alta velocità (TAV) che costano cinque volte quelle realizzate all’estero (Francia, Spagna, Giappone, ad es.), al terzo valico che dovrebbe collegare Genova a Milano. Autostrade fantasma, dighe inutili, aeroporti esistenti solo sulla carta, ponti e superponti mangiasoldi… E, su tutto – su un’Italia incompiuta -, l’indifferenza di questo e di precedenti governi.
Racconti – Mosche d’inverno di Eugenio Baroncelli, Sellerio, euro 13,00
Baroncelli, che già conoscevamo per Libro di candele (Sellerio, 2008), ha raccolto in questo volume le morti – sì, proprio così, le morti – di 271 personaggi noti e meno noti. E’ diviso per temi. Dai “cari agli dèi”, come Apollinaire, Boccioni o Giovanna d’Arco, ai “cuori infranti”, come Balzac o Pio II; dai “morti di freddo”, come Proust o Pirandello, ai “morti di spada”, come Ipazia o Vlad Dracula. E poi, ancora, di gioia, di vecchiaia, di fantasmi, folli, fumatori, insonni, o per scelta, come Primo Levi, Hemingway o Jan Potocki… Microbiografie curiose, inaspettate, a volte divertenti. Tanatografie dell’ultimo istante. Un libro – nonostante il tema – piacevole e curioso e che forse, come dice l’autore “ci aiuta a vivere”.
Romanzo (on the road) – Statale 18 di Mauro Francesco Minervino, Fandango, euro 15,00
Antropologo, innanzi tutto, Minervino (che con Calabria brucia aveva vinto lo scorso anno il Premio del Mediterraneo) si cimenta ora con uno strano, anomalo romanzo ai confini tra la materia da lui insegnata e la narrativa. E’ la storia di una strada, quella che collega Napoli a Reggio Calabria e che corre a fianco della famigerata Salerno-Reggio, dei suoi abitanti, dei suoi sfregi, delle sue brutture, ma anche di incredibili panorami e di scoperte inaspettate. La SS18 è una delle strade più battute della storia del Sud e che ha visto, nel bene e nel male, cambiare l’Italia, dai Borboni al Risorgimento, dal Fascismo al Boom ai giorni nostri. Un lembo di asfalto – spesso in cattive condizioni – che diviene lo specchio – anche poetico o magico – di una regione, se non di un Paese.
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.