La Capria che ha paura e racconta Napoli da Roma
04-11-2009
di
Margherita Smeraldi
Dallo studio della sua bella casa in un antico palazzo del centro storico di Roma, Raffaele La Capria – scrittore di successo e raffinato intellettuale – giustifica l’omertà dei napoletani, sì, proprio quelli ripresi in un video scioccante che ha fatto il giro del mondo. “Hanno paura per le loro famiglie” scrive sul Corriere. Raffaele La Capria, napoletano, ma cittadino di Roma da sempre e senza che mai gli sia venuto il desiderio di ritornare a vivere nella sua città natale, che ne sa dei napoletani? Forse prima di lui li aveva compresi di più con lungimirante intelligenza Anna Maria Ortese, creandosi il vuoto attorno. Dovrebbe sapere, lo scrittore, che fu proprio il questore di Napoli qualche anno fa a bollare i napoletani in un memorabile articolo su la Repubblica: il popolo e la borghesia sono perfettamente uguali, stesso disprezzo delle regole civili. Come si può giustificare la signora che scavalca il cadavere ancora caldo dell’ucciso? Come si può giustificare la vedova dell’ucciso che risponde ai giornalisti: ormai è morto, non parliamone più? Come si può pensare che in una città qualsiasi d’Italia si possa ammazzare qualcuno senza che la gente non faccia nemmeno finta di prendere paura? Come se Roberto Saviano non avesse mai scritto Gomorra.
Margherita Smeraldi, veneziana, famiglia sefardita originaria di Salonicco, il nonno è stato il più importante presidente dei cantieri di Trieste e Monfalcone e il bisnonno materno il fondatore e proprietario de "Il Gazzettino". Ha lavorato per molti anni in un'agenzia giornalistica romana per approdare, felice, tra le braccia intelligenti di Domani/Arcoiris