La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

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Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

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Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

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Le radio-parolacce che eccitano la nuova Italia

14-12-2009

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Da un po’ di tempo furoreggia in Italia un programma radiofonico intitolato “Lo zoo di 105”, prodotto dall’omonima stazione radio tv. Alla base del suo successo c’è, sostanzialmente, la volgarità: un gruppo di sedicenti dj – o qualcosa di simile – che passano tutto il tempo loro concesso a dire parolacce. E a dirle “comunque” e indipendentemente dall’argomento trattato. Una sorta di coazione a ripetere paragonabile solo a quei bambini che quando scoprono il “proibito” del linguaggio passano poi ore a dire “cacca, pipì, culo” e simili. Ma la questione non sta tanto nell’imbecillità del programma, quanto nel suo fragoroso – e profondamente diseducativo (che strana parola, vero?) – qualunquismo (altra strana parola). Qualche giorno fà ci si poteva imbattere, ad esempio, in una sorta di teatrino in cui tre giovanotti si facevano vicendevolmente delle domande – anche serie, tra l’altro – tipo: “che ne pensi del crocefisso a scuola”, o “che ne pensi della crisi economica”, o “che ne pensi del lodo Alfano”, o “che ne pensi della separazione delle carriere per i magistrati”, a cui inevitabilmente rispondevano in coro “me ne sbatto il cazzo” (probabile e attualizzata variante del ben noto “me ne frego”). Non sappiamo se una qualche cosiddetta commissione per le trasmissioni video e radio – esiste? – vorrà o potrà porre un freno a un simile triviale, inutile, mascalzonesco imbarbarimento. Quello che spaventa (sì, proprio così, spaventa) è che questa trasmissione pare essere la più seguita dal pubblico giovanile. Eccoci dunque sulla buona strada per la creazione di un radioso futuro in cui marceranno compatte le schiere dei nostrani giovani imbecilli. Cioè la futura classe dirigente del Paese.

 

Commenti

  1. sonia

    non c’è solo la volgarità nello Zoo di 105 io lo ascolto da un sacco d’anni,sono dei gran bravi ragazzi,simpatici e umili stanno solo cercando di ravvivare il palinsesto radiofonico ormai stantio e logoro…………………dicono cose che molti non hanno il coraggio di dire e vanno ammirati per questo! a volte sono esagerati e spinti ma a molti piace e anche a me e non mi sta affatto condizionando sono una persona per bene! p.s:ho 20 anni! W LO ZOOOOO

  2. Moreno Minoia

    La cosa che spaventa caro sig. Ippolito Mauri è il falso moralismo da 4 soldi che pervade lei e gente come lei che neanche sa di ciò di cui sta parlando. Ho 43 anni e ho visto nascere lo Zoo,l’ho visto evolversi in tutti questi anni,si evolversi,l’ho visto cambiare,ho condiviso le loro battaglie e qualche volta non mi sono trovato d’accordo con alcune loro idee. Ho continuato ad ascoltarlo per quanto mi è possibile nonostante i numerevoli cambi di orario,ho assistito allucinato alle loro sospensioni volute dalla direzione della radio su pressioni molto forti arrivate dall’esterno,probabilmente da gente come lei che si scandalizza di fronte a una parolaccia ma che non riesce a vedere al di la del proprio perbenismo che le concede di scrivere fermandosi a criticare ciò che è solo la punta di questo meraviglioso iceberg.Lei mi sembra faccia il giornalista,e in quanto tale dovrebbe avere il dovere di osservare un codice deontologico che la obbliga a informarsi in profondità degli argomenti di cui scrive soprattutto per il rispetto dei suoi lettori.La informo,visto che lei non lo sa,che il suddetto programma “Lo Zoo di 105” in questi anni ha combattuto battaglie su più fronti,ha promosso e organizzato gare di solidarietà,si è occupato in prima persona,e cioè con i conduttori e i tecnici della trasmissione,di fare beneficenza per associazioni o persone attraverso la generosità dei “beceri” ascoltatori del programma,ha combattuto senza filtri forti battaglie contro i poteri e i privilegi della politica,si è quasi giornalmente occupato di problematiche legate al degrado ambientale e allo sfruttamento irresponsabile delle risorse del pianeta. La sensibilizzazione delle persone verso argomenti scomodi e difficili è una delle prerogative del programma caro sig.Ippolito Mauri,ed è il motivo principale per cui lo seguo da così tanto tempo (cosa che dovrebbe fare anche lei)e non mi sento ne un mascalzone ne un barbaro per questo,e non mi scandalizzo se sento delle parolacce e delle volgarità che sono certamente il male minore di questa società irresponsabile e incivile,e non la smetterò mai di ringraziare Marco Mazzoli,Wender,Fabio Alisei,Paolo Noise,Pippo Palmieri,Gibba per aver creato e fatto crescere la trasmissione radiofonica più ascoltata d’Italia,si,perchè forse neanche questo sa,lo Zoo di 105 è la trasmissione radiofonica più ascoltata d’Italia con i suoi 2 milioni di mascalzoni e barbari,fieri,sempre e comunque,di esserlo.
    Saluti
    Moreno Minoia

  3. Luca Carano

    Lo Zoo di 105 è il format meglio riuscito nella storia della radio italiana, e questo è dimostrato dal numero di persone che lo seguono dal 1999. Mi fa schifo una cosa del suo articolo, quello di cui parla lei è censura!

  4. Laura

    Carissimo Signor Mauri, io ci ho provato, e più di una volta, ad ascoltare lo Zoo, magari in macchina per rilassarmi durante un lungo viaggio, magari a casa per stare in compagnia. Ma è come assistere ai vari format di Pupe e secchioni o Isola dei Famosi o Grande fratello, o della tipa che intervista personaggi da galera con un’intensità pietistica che mette la pelle d’oca. Ormai la Radio è anche questo, e la 105 non è la sola ad essere cosi’ povera di contenuti e di vocabolario (il mio analista, se la ascoltasse, capirebbe al volo in quale delle tre fasi di evoluzione è fermo lo Zoo).
    Laura

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