La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

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Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

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Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

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Non c'è gara: "io" è più forte di "noi". Lo dimostrano ricerche scientifiche in base alle quali le prestazioni individuali possono migliorare quando si concentrano nel gioco di squadra

L’unione fa la forza? Sì e non per modo di dire

27-10-2011

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Team Play - Foto di Prashant MenonNel settembre 2011 sulla rivista Journal of Sports Sciences è stato pubblicato un lavoro svolto da un gruppo di ricercatori della Michigan State University dal titolo “I vs. We: Individuals perform better when focused on team” sul valore della collaborazione a rinforzo degli obiettivi prefissati.

Il ruolo e il valore del lavoro di gruppo nel contesto sociale che noi viviamo è assodato, la domanda è: “c’è qualcosa di più nei gruppi della somma degli individui che li compongono?” Già nella prima metà del secolo scorso psicologi e sociologi hanno posto in rilievo il carattere reale e distintivo dei gruppi sociali, ritenendo che siano dotati di proprietà uniche che emergono dalla rete di relazioni tra i singoli membri.

Asch nel 1952 nel suo “Social Psychology”, espresse questo concetto in maniera assolutamente elegante con un’analogia esemplificativa tratta dalla chimica: una sostanza come l’acqua risulta dalla combinazione di elementi come idrogeno e ossigeno e tuttavia possiede proprietà molto diverse da quelle di entrambi gli elementi che la compongono. Il composto H2O non rappresenta la semplice aggregazione dei suoi elementi costitutivi, ma è determinato in modo cruciale dalla loro combinazione e lo stesso, secondo Asch, avviene anche per i gruppi umani.

I ricercatori Veronica Sona e Deborah L. Feltza (Department of Kinesiology della Michigan State University), Ben Jacksonb e J. Robert Groveb (School of Sport Science, Exercise and Health della University of Western Australia) attestano con la loro ricerca il sinergismo d’azione degli individui che collaborano al di là della competizione individuale, ponendosi all’interno di un gruppo di lavoro con medesimo obiettivo: gli individui risultano più sicuri e le loro prestazioni migliorano nettamente quando le motivazioni tattiche rientrano in un gioco di squadra.

Semplicemente cambiando il focus dell’obiettivo, passando dal concetto del “IO” a quello del “NOI”, l’autostima dell’individuo si eleva migliorando le sue prestazioni. La maggior parte delle ricerche effettuate sull’autostima, o per meglio dire sul “self-talk”, una sorta di dialogo interno che tende a preparare l’individuo alla prestazione che lo aspetta, hanno esaminato l’effetto della costruzione della fiducia in se stessi; la cosa curiosa ed interessante è stata quella di scoprire l’impatto sulla fiducia se il “self-talk” viene focalizzato alle performance e alla fiducia in un gruppo.

A sostegno del potere del “noi” lo studio rivela che il gruppo orientato in questo senso migliora le prestazioni dell’intera squadra. Questi risultati sono da tenersi in elevata considerazione in quanto forniscono informazioni fondamentali sul come costruire efficacemente e mantenere le dinamiche vincenti di un gruppo. Lo studio ha preso in considerazione 80 individui assegnandoli a 3 diversi gruppi in modo assolutamente casuale a costituire squadre di lanciatori di freccette. Ovviamente si sono stabilite precise dinamiche relazionali a valutazioni delle diverse modalità di focalizzare il dialogo interno in relazione alla prestazione e individuale e del gruppo di appartenenza: un gruppo focalizzava il suo self-talk sulle capacità individuali, un altro enfatizzava le capacità del gruppo ed il terzo, usato a controllo, metteva in pratica un atteggiamento neutrale.

È emerso con chiarezza che le prestazioni migliori sostenute da un elevato livello di fiducia nel gruppo erano quelle che risultavano dal self-talk incentrato sulle capacità del gruppo. L’individuo che riesce a focalizzarsi sulla squadra percepisce il senso di appartenenza, di partecipazione, non ha la percezione della pressione emotiva incentrata solo su di sé. Questo vissuto va oltre la prestazione sportiva studiata, in quanto anche in ambito lavorativo o comunque quando si deve-vuole perseguire un obiettivo, rafforzare il senso di squadra può cambiare i comportamenti del singolo, rendendoli più sintonici al perseguimento preposto, inoltre pare che l’ansia da prestazione sia molto più controllabile.

Note di approfondimento

Luisa BarbieriLaureata in medicina e chirurgia si è da sempre occupata di disturbi del comportamento alimentare, prima quale esponente di un gruppo di ricerca universitario facente capo alla Clinica psichiatrica Universitaria P.Ottonello di Bologna e alla Div. di Endocrinologia dell'Osp. Maggiore -Pizzardi, a seguire ha fondato un'associazione medica (Assoc. Medica N.A.Di.R. www.mediconadir.it ) che ha voluto proseguire il lavoro di ricerca clinica inglobando i Dist. del comportamento alimentare nei Dist. di Relazione. Il lavoro di ricerca l'ha portata a proporre, sempre lavorando in equipe, un programma di prevenzione e cura attraverso un'azione di empowerment clinico spesso associato, in virtù dell'esperienza ventennale maturata in ambito multidisciplinare, a psicoterapia psicodinamica e ad interventi specialistici mirati. Ha affrontato alcune missioni socio-sanitarie in Africa con MedicoN.A.Di.R., previo supporto tecnico acquisito c/o il Centro di Malattie Tropicali Don Calabria di Negrar (Vr). Tali missioni hanno contemplato anche la presenza di Pazienti in trattamento ed adeguatamente preparati dal punto di vista psico-fisico. Il programma clinico svolto in associazione l'ha indotta ad ampliare la sfera cognitiva medica avvicinandola all'approccio informativo quale supporto indispensabile. Dirige la rivista Mediconadir dal 2004, è iscritta all'Elenco speciale dei Giornalisti dell'OdG dell'Emilia Romagna e collabora con Arcoiris Tv dal 2005 (videointerviste, testi a supporto di documenti informativi, introduzione di Pazienti in trattamento nel gruppo redazione che oggi fa capo all'Assoc. Cult. NADiRinforma, redazione di Bologna di Arcoiris Tv).
 

Commenti

  1. Giovanna Arrico

    Verissimo. Il Noi stimola l’individuo, il Noi aiuta a non cedere, il Noi aiuta a sentirsi appoggiati. Il Noi è un passo in più verso Il possibile traguardo.

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