La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

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Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

Inchieste » Quali riforme? »

Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

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Marcel Proust, il primo a sinistra

21-07-2011

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Mario Lavagetto, “Quel Marcel! Frammenti della biografia di Proust”, Einaudi

 

Mario Lavagetto (Parma, 1939) è uno dei più importanti e geniali critici letterari italiani. Ha insegnato all’Università di Sassari e in quella di Bologna, ove ha approfondito lo studio dei suoi autori più amati, tra i quali Saba, Proust, Balzac, James, Svevo, Barilli e Calvino. Raffinatissimo traduttore ha a lungo indagato sul rapporto tra creatività letteraria e psicanalisi. Tra i suoi libri ricordiamo La gallina di Saba, L’impiegato Schmitz e altri saggi su Svevo, Freud, la letteratura ed altro, Stanza 43, La cicatrice di Montaigne, La macchina dell’errore, Eutanasia della critica.

Ora, presso Einaudi, esce Quel Marcel! Frammenti dalla biografia di Proust, una rilettura dell’autore della Recherche attraverso non solo la sua opera ma “dentro” l’autore stesso.

E la prima immagine che ci viene offerta è quella di una fotografia: “Marcel Proust è il primo a sinistra in seconda fila. Tiene il capo reclinato e guarda con intensità l’obiettivo. Ha il viso ovale; i capelli scuri pettinati in avanti; la frangia sulla fronte; la bocca socchiusa; le palpebre abbassate sugli occhi sensuali e ostinati”…

Ecco, un’immagine. Un’immagine per cercare di scoprire, in quel liceale diciassettenne, i tratti di chi diventerà uno dei più importanti autori della letteratura europea del Novecento.

Ma non basterà certo una foto. Bisognerà mettersi in viaggio, guidati dalle pagine del bellissimo saggio – sorta di Guida Michelin per proustiani – di Mario Lavagetto.

Un viaggio, o meglio, come il critico stesso scrive, un “inseguimento” durato anni. E poi letture, raffronti, “investigazioni”, studi, analisi, ancora riletture, nel tentativo di decifrare un libro – la Recherche – che diviene una grande “trappola” per l’interpretazione stessa (Deleuze aveva scritto che il narratore di quel libro-mondo, “è simile a un ragno in agguato ai margini della sua tela che vibra”. Sta lì, in attesa della sua preda, che siamo noi.)

Un libro che è dunque un viaggio, sì, per noi lettori, che ci mostra luoghi della mente sconosciuti, cime irraggiungibili, paesaggi della cultura completamente nuovi o inattesi.

Un viaggio dentro la Recherche, dentro Proust, dentro la cultura. E dentro di noi, anche.

 

Paolo ColloPaolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.

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