Minzolini, quando cominciavo il mestiere eri un mito, adesso sei spazzatura
03-05-2010
di
Cristiana Cimmino
Caro Augusto,
mi permetto di chiamarti per nome perché ci conosciamo da molti anni. Certo tu non ricordi di me che quando abbiamo lavorato insieme ero solo una novellina nel giornalismo politico e tu eri già una leggenda.
Ti ricordi, Minzo, di quando ci incontravamo nei corridoi più sotterranei e remoti, dietro le porte più inaccessibili, per origliare e raccontare ai nostri lettori non ciò che la politica sembra ma ciò che la politica è?
Lo ricordo come fosse ora la prima volta che riuscii a precederti , dopo averti a lungo tampinato perché sapevo che eri il migliore e volevo imparare al meglio, capiii che stavo diventando una brava giornalista politica.
Era l’inizio di Tangentopoli e ci trovammo, dietro la solita porta inaccessibile, da noi regolarmente scovata. Eravamo nella vecchia sede del Psi in Via del Corso e Craxi veniva bombardato dagli avvisi di garanzia. Intanto io ti seguivo, ti ammiravo e imparavo da te.
Quanta acqua da allora è passata sotto i ponti! Peccato che quest’acqua abbia trascinato via con sé il tuo grande talento e la tua inappuntabile professionalità. Quando non hai dato nemmeno la notizia sulle escort e il Cavaliere, unica testata in tutta Italia, sono rimasta basita. Peggio ancora quando, convocato dalla Commissione di Vigilanza Rai, hai così giustificato la gravissima omissione del Tg da te diretto: “Io non mando in onda gossip e
quella notizia non era politica ma giornalismo gossip”. Scusa se ho sbagliato qualche parola ma il senso non cambia.
Ma come, proprio tu che l’hai inventato il giornalismo cosiddetto di gossip, proprio tu che origliando dietro le porte del potere sei diventato famoso? Leggo ora su Prima Comunicazione che, dopo la presunta vittoria elettorale di Silvio Berlusconi (in realtà è Umberto Bossi che ha stravinto), hai deciso di trasformare il Tg1 in una Telekabul alla rovescia.
Un redattore anziano della testata da te diretta, redattore storico del TUO Tg, ha detto che il Tg1 “è morto, l’ha fatto secco, in meno di un anno, Augusto Minzolini”. E non faccio fatica a credergli. Basta guardarlo 5 minuti il Tg1 e lo eviti. Non fai più informazione ma disinformazione.
E il peggio è che sei troppo intelligente per non rendertene conto. Evidentemente sono ben altre le cose che ti stanno a cuore, e non l’attendibilità del Tg1 che, ti ricordo, è patrimonio di tutti gli abbonati Rai e non “cosa tua” o peggio “cosa vostra”.
Capisco che vendere l’anima al diavolo per fare il direttore di una testata tanto prestigiosa, oggi possa apparire cosa normale anzi sacrosanta. Ma noi di Senza Bavaglio continuiamo a credere che “giornalismo è proprio quella notizia che viene censurata. Il resto è spazzatura”. Ergo: ti sei votato alla spazzatura. In fondo, il passo tra il gossip e la spazzatura è assai breve.
Cristiana Cimmino collabora con la Gazzetta del Mezzogiorno. Membro del direttivo di Assostampa Puglia, sindaco Inpgi, è tra i promotori del gruppo “Senza Bavaglio” (www.senzabavaglio.info)