Come mai nessuno ne parla? «Da tre anni vengo torturata psicologicamente, domande giorno e notte da ufficiali di alto grado. Vogliono sapere dove si trova mio marito che ha cercato di portare dall’Austria in Iran binoccoli con visione notturna. Non so dove sia finito e non posso rispondere. Il mio isolamento continua…»
Stati Uniti: Shahrzad, la donna iraniana innocente torturata ferocemente da tre anni
08-11-2010
di
Jacqueline Huttemberg
Washington – Una donna iraniana innocente non solo viene detenuta negli Stati Uniti da tre anni, ma è stata sottoposta a torture feroci. Lo riferisce la rete satellitare in lingua inglese PressTv che è riuscita a raggiungere telefonicamente la donna in carcere. La trista storia riguarda Shahrzad Mir-Qolikhan, arrestata negli Usa nel 2007; il suo ex marito, Mahmoud Seif, aveva cercato di esportare binocoli con capacità di visione notturna dall’Austria all’Iran. Per via delle azioni dell’ex marito la donna è stata condannata a cinque anni di detenzione da una corte penale della Florida. La donna dice di venir interrogata ogni giorno e torturata mentalmente fino all’esasperazione visto che gli americani vorrebbero trovare tracce del marito. La donna racconta di come è stata maltrattata e picchiata dagli ufficiali e “soprattutto da quelli con gradi più alti come i luogotenenti ed i capitani”. La donna dalla settimana scorsa è stata trasferita con le mani legate alla SHU (Special Housing Unit) dove vengono mantenuti i criminali più pericolosi. “Mi hanno portata lì con le mani legate, mi hanno condotta nella prigione e poi hanno iniziato a torturarmi in tutti i modi possibili, anche mentalmente. Vogliono che diventi una spia e gli aiuti a trovare il mio ex marito”, ha detto la donna tra le lacrime a PressTv. La donna rivela pure di aver scritto molte lettere al presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad durante la sua prigionia chiedendo che il suo caso venga denunciato alla Corte Internazionale di Giustizia. Lunedì sua madre, Belghis Rovshan ha chiesto al presidente Obama di liberare sua figlia. “Non è facile vedere tua figlia in prigione per tre anni soprattutto per qualcosa di cui non ha colpa. Voglio chiedere al Signor Obama di liberare mia figlia immediatamente. Voglio che lui pensi alle sue due figlie e a quello che prova per loro”, ha detto la donna a PressTv.