di Raniero La Valle
È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …
di Maurizio Chierici
L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …
Libri e arte » Teatro »
di Raffaella Ilari
“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …
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di Riccardo Lenzi
Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …
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Sono utili a chi li costruisce: non ai cittadini. Pagano e tremano per crepe e cedimenti che minacciano le loro case. Non è la storia di una giunta-cantiere che inventa catacombe. È la storia di un'Italia che trema per gli appetiti dei costruttori con politici al guinzaglio. Ecco l'elenco dei disastri nazionali
Parma, gruviera: 8 parcheggi sotterranei “per residenti”. Tagliano le piante, sconvolgono il centro storico, costano oro e chi ci abita si ribella
09-08-2010
di
Nicola Valenti
Lo dice chiaro il “Decalogo del Buon Costruttore di Parcheggi” (le lessons learned dei milanesi), cittadini Propositivi che documentano l’esistenza decine di edifici danneggiati, cantieri infiniti, alberi abbattuti in città per far spazio a manufatti inutili.
Evita le piazze alberate, le aree in cui potresti trovare resti archeologici, i luoghi con significato storico, i parchi gioco per bambini, le scuole di circo e i punti di ritrovo degli anziani del quartiere.
Ci credereste? A Parma 8 parcheggi sotterranei meccanizzati della TreviPark verrano costruiti in centro storico in punti che hanno esattamente tutte queste caratteristiche. Con l’eccezione forse della scuola di circo. Ma per chi e per quale motivo? “Per i cittadini del centro Storico che non sanno più parcheggiare”, dice il Comune.
Ma che con queste opere l’interesse pubblico ha poco a che fare. A meno che l’amministrazione non abbia in mente di revocare gli attuali permessi di sosta ai residenti per costringerli a comprare il box a 50.000 euro, che, fatti i conti, sono solo il costo di realizzazione (3,5 milioni diviso 72 posti macchina). Il prezzo di vendita sarà ben di più. E i residenti non vogliono il parcheggio sotto terra, preferiscono le piante.
L’impatto sociale di un’operazione di questo tipo provoca “disuguaglianza nei residenti in centro storico – e nella città in generale – con il rischio di un’espulsione dal centro dei ceti medi, meno abbienti. Con una sorta di inversione del corollario “chi inquina, paga” in un “chi paga, inquina” (comunicato
di Legambiente Parma). Non diminuirà il numero di macchine presenti in centro storico: Parma è piena di parcheggi invenduti a prezzi anche inferiori. Esempio, via Emilio Casa.
Mancano poi le garanzie per i cittadini a causa dei rischi di fessurazioni (stiamo parlando di “rischi concreti e sottovalutati dagli amministratori”: si veda il calvario giornaliero di Milano, Roma ed altre città: danni permanenti agli edifici sotto forma di fessurazioni, allagamenti, crolli), date per scontate dall’assessore Aiello: l’assicurazione richiesta per ogni struttura è stata abbassata da 4.000.000,00 nella bozza di convenzione a 2.500.000,00 in sede di convenzione specifica per ogni parcheggio, in piazzale Picelli, poi, chi costruisce è una srl da 200.000 euro di capitale inventata ad hoc: Parma Park srl, figlia di Trevi Spa e di Parcheggi Spa, altra creatura di Trevi. Verrà liquidata appena realizzato il parcheggio. Gioco di scatole cinesi che non annunciano niente di buono.
A fronte di queste serie obiezioni cosa si risponde? Sindrome N.I.M.B.Y. (not in my backyard), cittadini che non vogliono rogne nel proprio cortile di casa.
In realtà sono in tanti i cittadini che pensano che la posta in gioco non è il proprio “cortile”, ma una Parma semplicemente vivibile, che mantiene il proprio patrimonio verde, storico e sociale e non lo regala per quattro denari a degli interessi privati.
Gli stessi cittadini si stanno organizzando per far assumere ai propri amministratori le proprie responsabilità di fronte all’imminente e pericolosa “gruvierizzazione” di Parma. L’onere della prova di essere in buona fede, cari amministratori, è tutto sulle vostre spalle.
Italia sgretolata dai parcheggi
- 1995, Rovigo. Il caso emblematico di un parcheggio interrato – diagnosi di un dissesto – uno scavo mal gestito e, soprattutto, male impermeabilizzato ha continuato a causare gravi lesioni ad un complesso di edifici storici [convegno “Progettare il sottosuolo per un edificio sicuro”, 2004]
- 1998, Sondrio, via Ragazzi del ’99. Danni provocati durante la costruzione di un parcheggio sotterraneo [da una delibera del Consiglio Provinciale]
- 2001, Vicenza, “Si vedano ad esempio l’Hotel de la Ville e Padova… [da Il Giornale di Vicenza del 31.10.2001]
- 2001, Bologna, via Zaccherini Alvisi:
[…] ha aperto un cantiere di costruzione di un garage interrato che comporta uno scavo profondo e un consistente sbancamento di terreno in prossimità delle abitazioni; […] i cittadini dei numeri civici 4, 6, 8 e 10, abitazioni poste in prossimità del cantiere di cui sopra, denunciano spostamenti verticali e di torsione delle strutture dei palazzi, fessurazioni di muri, abbassamento del livello del cortile [comunicazione-esposto al Sindaco del 26.4.2001].
- 2001, Bologna, Borgo Masini:
[…] ha aperto il cantiere di costruzione di Borgo Masini e che lo sbancamento realizzato per la costruzione del parcheggio interrato ha di recente provocato il gravissimo danno per crollo di parte del ponte di Stalingrado [da una comunicazione-appello al Sindaco del 26.4.2001]
- 2001, Firenze, via Zaccarini Alvisi. Spostamenti verticali e torsioni degli edifici vicini [da un esposto al sindaco]
- 2001, Cagliari. Pericolo di crolli, sarà chiusa un’ala del liceo Dettori [da L’Unione Sarda del 20.4.2001]
- 2002, Padova, piazza IV Novembre. Il pm Paola De Franceschi chiede al gip l’incidente probatorio. L’inchiesta riaperta è per disastro colposo. Sei gli indagati tra manager e progettisti [da Il Mattino del 14.7.2002]
- 2002, Mira (Venezia). Quando la casa ti crolla addosso [dal notiziario di Oliviero Beha del 31.3.2004]
- 2003, Milano, viale Giustiniano 4. Lesioni e danni all’edificio [da perizia asseverata dell’ing. Soldinger del 15.9.2004]
- 2003, Milano, via Uberti 13. Lesioni e danni all’edificio [da perizia asseverata dell’ing. Soldinger del 15.9.2004]
- 2003, Milano, via Vallazze 26. Lesioni e danni all’edificio [da perizia asseverata dell’ing. Soldinger del 15.9.2004]
- 2003, Milano, via Pergolesi 14. Lesioni e danni all’edificio [da perizia asseverata dell’ing. Soldinger del 15.9.2004]
- 2004, Corsico (Milano). Scavi per i box, crolla un palazzo [dal Corriere della Sera, edizione del 26 giugno 2004]
- 2004, Milano, viale Brianza. Il cantiere si è ingoiato un muro [da Il Giornale, edizione del 2 febbraio 2004]
- 2004, Carbonia. Sepolto da una frana, grave un operaio dopo il crollo di un muro del parcheggio [da L’Unione Sarda del 29.2.2004]
- n.n., Milano, via dei Pellegrini. Crollo di una strada a lato degli scavi del parcheggio. L’acqua, che continuava ad entrare nello scavo, ha dilavato il terreno sotto la strada, facendola sprofondare [fonte ing. Salvatoni]
- 2005, Milano, via Meda. Crollo in un cantiere: morto un operaio [dal Corriere della Sera dell’1.2.2005]
Nicola Valenti lavora all’EFSA (European Food Safety Authority). È tra i fondatori di “Amici dell’Orto Botanico”, onlus di Parma. Fa parte del comitato “Niente Voragini”
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