Dalla Sicilia a Montegrotto: si diffonde la “IIL”, sindrome da idiozia isterica legaiola
31-03-2011
di
Domenico Morace
Siamo in pieno contagio! Peggio dell’aviaria, della suina e della nube radioattiva, l’idiozia isterica legaiola contagia tutti. Un Paese di 60 milioni di abitanti, tra le prime potenze economiche del pianeta, entra in crisi per 5000 immigrati che vengono tenuti a Lampedusa e smistati in queste ore con il contagocce. La splendida isola siciliana ridotta ad una grande latrina dalle scelte scellerate di un governo pasticcione ed incapace, oramai, di affrontare con buon senso qualsiasi problema, dai più piccoli ai più rilevanti.
Un problema che poteva essere affrontato con la dovuta ragionevolezza diventa emergenza umanitaria sia per i migranti che per i Lampedusani che hanno visto raddoppiare la popolazione.
Maroni e il “fattorino” Frattini si precipitano in Tunisia promettendo soldi, turismo, sviluppo, purché i migranti vengano bloccati. Visto che c’erano potevano aggiungere qualche mignotta, considerata la sicura copertura della presidenza del consiglio, invece hanno incassato il secco “niet” di Bossi ed ora tutto da rifare.
Ma l’idiozia isterica si spande a macchia d’olio e colpisce dove non te lo aspetti.
Nell’ultimo fine settimana la sindrome che possiamo battezzare “Iil” (Idiozia Isterica Legaiola) colpisce Montegrotto Terme, ridente (da ieri un po meno ridente e un po’ più deficiente) centro termale in provincia di Padova.
Una gita scolastica proveniente da Reggio Emilia viene decimata da un’intossicazione che ha colpito 14 studenti ed un’insegnante. Allertata la Guardia Medica gli stupiti Reggiani si sono sentiti rispondere: “In albergo non veniamo, chiamate il 118, noi non ci occupiamo, in base ad una legge regionale, di pazienti non veneti”.
A questo punto gli altrettanto stupiti abitanti ed albergatori di Montegrotto hanno assistito ad una processione di 15 ambulanze, cosa che non si ricordava nemmeno ai tempi della grande guerra durante la disfatta di Caporetto.
A questo punto è necessaria ed inevitabile una circoscrizione del fenomeno ed un’azione di contrasto dala nuova sindrome fino a che non avremo trovato un vaccino efficace e vista la condotta delle opposizioni che invece di mandare a spendere Bossi & soci li corteggiamo e li omaggiano dell’astensione sul federalismo, prevediamo tempi lunghi.
Domenico Morace, avvocato che esercita a Bologna ma di radici calabresi, osserva divertito la società e la politica di questo Paese.