Perché sono impotenti non solo fisicamente: intellettualmente, sentimentalmente. Impotenza che umilia l’arcaica concessione di potere e virilità. Vittime sempre fantasia e sensibilità dell’altra metà del mondo
PASSAVO DI LÌ – Perché gli uomini picchiano le donne
05-09-2011
di
Saverio Tommasi
25 Novembre: giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Un uomo che picchia una donna non ha scuse, ma le cerca. Talvolta dice “è la religione”, oppure “è la gelosia”. Ma non sono mai né l’una né l’altra. L’uomo che picchia una donna è sentimentalmente impotente, e decisamente cattivo. E lo è a prescindere.
In questi giorni sono due le notizie che mi hanno particolarmente colpito:
a) il caso della diciassettenne marocchina picchiata, segregata e frustata con il filo elettrico dal padre perché “troppo occidentale”, perché aveva un fidanzato e perché l’aveva vista, pensate un po’, in giro con una maglietta a maniche corte.
b) il caso del quarantatreenne italiano che per quasi venti giorni ha tenuto segregata la compagna, accecato dalla “gelosia”. L’ha picchiata e seviziata per venti giorni: legata al letto con catene, percossa, stordita con psicofarmaci, sigarette spente sulla pelle e una lama da taglio passata sul corpo.
I due casi sono stati trattati dai media in maniera differente. Dando la colpa all’integralismo religioso nel primo caso e parlando di “gelosia che acceca” nel secondo. Io, semplicemente, credo che siano uomini che picchiano le donne, e cercano scuse al loro operato. Gentaglia sadica, che si crede superiore e non vale la metà della soletta delle scarpe indossate dalle donne su cui esercita la violenza.
Non è l’Islam che spinge a picchiare le donne, senza per questo negare la presenza di certi integralismi religiosi, non certo solo musulmani, nel mondo. E non è mai la gelosia, o il “troppo amore”, come ancora si sente chiamare, che spinge un uomo a segregare in casa una donna. E’ altro, forse un aspetto da bestie patriarcali che ancora si annida in tanti, troppi uomini. Ma iniziare a chiamarlo con il proprio nome, o almeno riconoscerlo, può essere un buon passo.
Saverio Tommasi è attore e autore di libri e spettacoli di teatro civile. Realizza inchieste video di taglio giornalistico, anche con telecamera nascosta.
Il suo pensatoio è http://www.saveriotommasi.it.