La Passigli Editori nasce nel 1981 per iniziativa di Stefano Passigli, discendente di quel David Passigli che era stato nell’Ottocento uno dei più importanti editori fiorentini. In oltre venticinque anni di attività, ha pubblicato circa un migliaio di titoli, caratterizzandosi in primo luogo per le proposte nel campo della narrativa e della poesia, ma non senza incursioni in altri territori, in particolare con la saggistica di tipo politico – iniziata con le opere di Norberto Bobbio e legata soprattutto alla grande tradizione del pensiero laico del Novecento –, e con opere più occasionali di grande rilievo, come il fortunatissimo Giornale di bordo di Renzo Piano.
Per la narrativa, un’attenzione particolare è stata data alle letterature più vicine, con autori come Andreï Makine, Antonio Muñoz Molina, Jorge Semprún, Julio Llamazares, e, più recentemente, Juan José Millás, con il suo romanzo Il mondo, uno dei grandi successi spagnoli di questi anni; senza peraltro rinunciare a scrittori di thrillers di grande qualità letteraria, come gli inglesi Philip Kerr, Michael Dibdin, Magdalen Nabb, Reginald Hill, nonché il francese Jean-François Parot, autore di una fortunata serie di gialli storici ambientati negli anni a ridosso della Rivoluzione Francese. Fra i successi più recenti della collana, ricordiamo il romanzo autobiografico Una famiglia turca di Irfan Orga; mentre sta per arrivare in libreria La Confraternita della Buona Sorte, il romanzo con cui Fernando Savater ha vinto l’ultima edizione del prestigioso Premio Planeta per la narrativa.
La collana di poesia è stata fondata da Mario Luzi, che fino alla sua scomparsa ha scelto i poeti italiani contemporanei che via via sono stati pubblicati. Ma al di là di questo settore più particolare, l’interesse della collana è rivolto in prima istanza ai grandi poeti stranieri del Novecento. Sono oltre trenta i titoli di Pablo Neruda che la Passigli ha pubblicato nel corso di questi anni, e oltre venti quelli di Fernando Pessoa; a questi vanno aggiunti poeti come Salinas, García Lorca, Jiménez, Eluard, Rilke, Senghor, Alberti, Kavafis, Majakovskij, Yeats e tanti altri.
Un’altra collana portante della casa editrice è la sua ‘piccola biblioteca’ “Le Occasioni”: volumi agili, con proposte che variano da classici dell’Ottocento e del Novecento ad autori contemporanei. In particolare, fra gli ultimi pubblicati, due volumi di Javier Marías: Faranno di me un criminale – una raccolta dei principali articoli “di costume” del grande scrittore spagnolo – e Dove tutto è accaduto, che raccoglie gli articoli sul cinema, di cui Marías è da sempre un appassionato e acutissimo interprete; inoltre, una bellissima scelta di lettere dal vasto carteggio fra Lou Andreas Salomé e Rainer Maria Rilke, dal titolo Da qualche parte nel profondo, e la riproposta della straordinaria testimonianza spirituale di uno degli eroi più sconosciuti della resistenza al fascismo: la Storia della mia morte di Lauro De Bosis, che ricorda il suo sacrificio nei cieli di Roma la sera del 3 ottobre del 1931.
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.