La Lettera

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Governo denunciato

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L’ho fatto. L’avevo scritto, l’ho fatto. Stamani sono stato alla Procura della Repubblica di Firenze e ho denunciato il governo. Ho presentato due esposti recanti la “notitia criminis” concernente il favoreggiamento dello squadrismo, il primo, e varie fattispecie … continua »

Dire, fare, mangiare

E la chiamano cellulite

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L’estate ci mette a misura con il nostro corpo. La maggior parte delle donne si confronta con il problema della cellulite. Premesso che la cellulite è molto diffusa e non si può prescindere da una predisposizione personale ad averla o … continua »

Lettere »

Cerca solo un posto al sole e tiene sul filo il Cavaliere in affanno. Ottiene la fiducia con la mano morta dei radicali. Biografia di una repubblica delle banane. Lo Scajola di provincia litiga con la Dc e fonda un movimento per diventare sindaco di Imperia denunciando con violenza gli orrori di Forza Italia. Non ce la fa e abbraccia il Cavaliere

Francesco PARDI – Potevamo sperare di cambiare governo confidando nella “ribellione” di Scajola, faccendiere trasversale?

13-10-2011

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Ieri pomeriggio, martedì 11 ottobre, alla Camera il governo a sorpresa è andato sotto sul Rendiconto dello Stato. La sua approvazione è un obbligo dettato dall’articolo 81, comma 1, della Costituzione. Dopo questo botto l’interrogativo posto qui sotto potrà suonare intempestivo e in tono minore: ha senso per l’opposizione contare su Scajola per far crollare la maggioranza?

Si può fidare di un inaffidabile per definizione? Il ministro proprietario di una casa pagata da altri “a sua insaputa” per una cifra cospicua? Ministro che, una volta scoperto il fatto, aveva promesso di cancellare il contratto e restituire la casa, ma poi si è ben guardato dal farlo? Un politico democristiano che aveva mantenuto per anni l’intestazione della sede cittadina a suo padre (eminente democristiano storico) per poi cancellarla di colpo quando aderì a Forza Italia, epurando il padre dalla memoria pubblica? E si potrebbe anche ricordare che prima di aderire a Forza Italia aveva vigorosamente combattuto in Liguria contro l’ingresso in politica di Berlusconi salvo schierarsi dalla sua parte subito dopo aver perso.

Ma proprio ieri, dopo aver passato due ore e mezzo a casa di Berlusconi, è arrivato in ritardo alla votazione e quindi il suo è uno dei voti mancanti più vistosi. Si potrebbe sostenere: ha affondato il Rendiconto, ha affossato la maggioranza di cui fa parte, quindi può essere ritenuto credibile. Dipende per che cosa. Non certo per assecondare la volontà dell’opposizione. Di sicuro per mirare a obbiettivi propri.

Scajola, come molti altri, è interprete di una incrollabile volontà della maggioranza trasversale in Parlamento: evitare a tutti i costi la fine della legislatura. Piuttosto che le elezioni anticipate, qualsiasi soluzione è ritenuta preferibile. E l’oscenità della legge elettorale fornisce alibi a chiunque si muova così. A confronto con le liste bloccate, il premio di maggioranza è molto peggio: altera il proporzionale fino a trasformarlo in un maggioritario truccato. Quindi i parlamentari eletti non solo sono nominati (e questo lo sanno anche i sassi) ma la proporzione tra i seggi attribuiti ai partiti non corrisponde minimamente alla proporzione dei voti. Quindi la massa degli eletti è doppiamente ricattabile: perché è nominata ma soprattutto perché la sua presenza nelle Camere rappresentative è forzosa e tutt’altro che legata alla rappresentatività reale.

Se già gli eletti col sistema proporzionale potevano ogni tanto pensare alla salvezza del proprio posto più che alla rappresentanza dei loro elettori, gli eletti attuali sono il prodotto non di un voto ma della mistificazione del voto. E’ per loro quasi impossibile immaginarsi chi siano i loro elettori. Anche perché l’alterazione prodotta dal premio di maggioranza fa scomparire gli elettori reali e consegna un peso enorme all’elettore inesistente. Ma, come nelle ingegnose macchine teatrali, anche gli automi appaiono dotati di vita propria. Non ci si può stupire dunque che, prodotto dell’elettore inesistente, anche il ministro inesistente esibisca straordinaria capacità manovriera. Ma solo un’opposizione inesistente può cedere alla tentazione di credergli.

Francesco "Pancho" PardiFrancesco Pardi detto “Pancho”, filosofo, saggista, professore di urbanistica, senatore dell’Italia dei Valori. Nel 2002 assieme a Paul Ginsborg e Ornella de Zordo è stato fra i promotori della prima manifestazione italiana per la libertà dell’informazione e libertà delle giustizia, “Girotondi” che si sono allargati in ogni piazza del paese. È tra i promotori di Laboratorio per la Democrazia e Libera Cittadinanza. Nel 2008 ha promosso la manifestazione nazionale contro le Leggi Canaglia, Cat Day, piazza Navona, a Roma.
 

Commenti

  1. franca raimondi

    a che punto siamo ridotti!!
    tutti noi dovremmo indignarci anche quelli avanti negli anni…come me.
    una settantanovenne!

  2. Marco Giadrossi

    .. E infatti, puntualmente è arrivata la dichiarazione di obbedienza pronta, cieca e assoluta dell’uomo…Povero Paolo Emilio Taviani, che discepolo!

  3. Lorenzo G.

    C’è da aggiungere che Scajola – chissà perchè appare una “J” francese nel suo cognome – fu il ministro degli interni, che durante il G8 di Genova del 2001 organizzò,preparò la repressione e gli scontri violenti coi no global, che sfociarono con la morte di Carlo Giuliani.

  4. Domenico Boiocchi

    Scoaiola è sempre quello che, nel 2002 allora ministro dell’interno, commentò, alla richiesta di protezione di Marco Biagi giurista del lavoro che si sentiva minacciato, ” quel rompicoglioni si lamenta perchè vuole più soldi” poco dopo il “rompicoglioni” è stato assassinato.
    Scaiola serve solo a se stesso a noi italiani NON SERVE

  5. Mauro Matteucci

    Ma in questi anni è cresciuta in Parlamento una vera opposizione? Personalmente spero invece solo in quella sociale che sta crescendo nel paese, per una presa di coscienza critica ed etica nei confronti di una classe politica del tutto autoreferenziale.

  6. Giuliano Lorenzetti

    Scajola è l’uomo del G8 di Genova, l’uomo che si era fatto un volo su misura Roma- Albenga (40.000 € a volo scaricato sui ‘soliti’ contirbuenti). l’uomo che si è fatto acquistare dai contribuenti un appartamento con vista sul Colosseo. Questi i misfatti che si conoscono e che sicuramente sono solo la punta dell’iceberg.
    Gli italiani non lo dovrebbero volere in politica esattamente come non dovrebbero volere in politica i La Russa, i Gasparri, i Sacconi, i Verdini e qui mi fermo perchè l’elenco sarebbe infinito!E gli italiani dovrebbero quindi organizzarsi per costringere questi personaggi a lasciare il parlamento

  7. […] […]

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