Con la corruzione svelata da Mani Pulite pensavamo di avere toccato il punto più basso della degenerazone dei partiti, dell’assalto alla cosa pubblica da parte di una classe dirigente di predatori, di separazione tra politica e morale. Gli anni successivi hanno dimostrato che il fallimento della politica è stato ancora più grave e consistente perchè il ceto politico della cosiddtta seconda Repubblica non ha voluto fare tesoro di quanto era emerso e non ha voluto porvi rimedio. La legislatura sprecata è stata innanzitutto quella a direzione di centro sinistra, dopo la vittoria di Prodi, perchè negli anni 1996-2001 sono state poste le condizioni per quanto è avvenuto dopo. La corruzione del paese è stata ignorata e si è volutamente trascurato il rapporto direttamente proporzionale tra corruzione e bassissima competitività del sistema Italia. Tra corruzione e criminalità organizzata. Tra corruzione e azzeramento del merito.
1)La commissione Anticorruzione del Parlamento, quando è diventata fastidiosa, con un accordo tra centro sinistra e centro destra, è stata sciolta senza informare il Parlamento che l’aveva nominata e tutte le proposte di legge che aveva elaborato sono state buttate nel cestino;
2) La riforma per fronteggiare i conflitti di interesse, a cominciare da quello di Berlusconi riguardante l’informazione e la comunicazone e quindi decisiva per la stessa democrazia, sempre con accordo tra centro sinistra e centro destra, è stata bloccata. Il problema è stato sottratto alla Commissione competente, il relatore( che era chi scrive) destituito, sostituito da Frattini e la riforma annullata.
3)Le riforme sulla giustizia riguardanti il cosiddetto giusto processo, le garanzie per gli imputati, la depenalizzazione di alcuni reati contro la pubblica amministrazione, la possibilità di evitare il carcere ai condannati, in nome della guerra al cosiddetto giustizialismo, termine improprio e spesso indecifrabile, hanno sfasciato il processo e il sistema penale, allungato i tempi dei processi, accentuato la certezza della prescrizione dei reati, consentito ai condannati in primo e secondo grado, anche per reati gravissimi, di rimanere indisturbati nelle istituzioni. Alle doverose motivazioni etico politiche per cacciare i chiacchierati, gli affaristi e i corrotti dalla politica, si è sostituita la richiesta di mostrare il certificato penale e di invocare presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Per cui, come ha scritto Flaiano “ scaltrito nel furto legale e burocratico a tutto riuscirete fuorchè ad offenderlo. Lo chiamate ladro, finge di non sentirvi. Gridate forte che è un ladro, vi prega di mostrargli le prove. E quando gliele mostrate : Ah –dice- non sono in triplice copia!”.
Chiuque ha condotto una battaglia seria e documentata per difendere livelli accettabili di moralità della politica e di legalità nell’economia, nelle istituzioni e nella società, è stato emarginato e sostituito dai servi sciocchi che come le tre scimmiette non vedevano, non parlavano e non sentivano. Tutti i cosiddetti leaders che non ne hanno azzeccato una e hanno continuato a pontificare in televisione, sono stati premiati e sono rimasti ai loro posti.
Lo sfacelo di oggi è la continuazione dello sfacelo di ieri aggravato dalla mediocrità di un ceto politico senza cultura, servile, ubbidiente al capo bastone. Se sfoglio alcuni dei miei libri come Milano degli Scandali, DA CRAXI a craxi, Manifesto per un paese normale, Toghe rosse, il Governo dei Conflitti, tocco con mani il filo rosso della degenarazione dei partiti, dell’imbarbarimento della politica, della mediocrità della rappresentanza, della propensione agli affari, del familismo amorale, dalla indifferenza al bene comune, della assoluta insensibilità alla tragedia del paese che negli anni si è aggravata e ha reso i predatori più arroganti e più resistenti alla lotta per scovarli, cacciarli dalla politica e metterli in galera.
I casi Papa, Milanese, Penati, Romano sono solo la punta dell’iceberg di una situazione in putrefazione morale, politica, economica e sociale che riesce ancora a impedire al Titanic Paese di colare a picco grazie alle centinaia di miliardi di denaro sporco e criminale che funziona da ammortizzatore economico e sociale. Ma fino a quando?
Elio Veltri, medico chirurgo, è stato sindaco di Pavia dal 1973 al 1980. Eletto alla Camera dei deputati nel 1997, ha partecipato alle commissioni antimafia, anticorruzione e giustizia. È portavoce dell'associazione "Democrazia e Legalità". Tra i suoi libri: "Milano degli scandali" (scritto con Gianni Barbacetto, 1991), "L'odore dei soldi" (scritto con Marco Travaglio, 2001), "Mafia pulita" (scritto insieme al magistrato Antonio Laudati, 2010).