Quando la vita dipende dalla dinamite
13-12-2010
di
Paolo Collo
Scavare una buca di Cristiano Cavina, Marcos y Marcos, euro 14,50
La mia passione per i piccoli editori è stata nuovamente ripagata. Sì, perché questo romanzo di Cavina merita proprio di essere letto. E’ una storia semplice. E’ la storia di un omone alto 1 e 92 e di 103 chili che lavora – come trasportatore – in una cava di gesso. Ha moglie e tre figli e gli amici sono i suoi compagni di miniera. Un lavoro duro, pericoloso, a contatto della dinamite (tanta da “spedirci in orbita l’intera provincia”) che strappa braccia o gambe o la vita stessa per la minima disattenzione. Guidando mezzi che sembrano astronavi: i dumper Perlini da 95 tonnellate (bisogna “arrampicarsi su due rampe di scale per arrivare alla cabina”). Uomini perennemente coperti di polvere che “coltivano” quella pietra che verrà poi frantumata e incollata per fare il cartongesso: laggiù, dove c’è solo l’aria fredda “che sale dalle viscere della terra” e un’oscurità così impenetrabile che “essere un uomo è come essere niente”. Complimenti.
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Romanzo
Gli appartati
di Andrea Garbarino
Tropea
euro 16,00
Uno scrittore – o una scrittura – che sarebbe piaciuto al “gordo” Osvaldo Soriano. Dopo la buona prova del romanzo Luz (che raccontava di un complotto per uccidere Fidel), Garbarino torna in Argentina – a nord di Buenos Aires, dove l’immenso fiume Paraná va a finire nell’Atlantico – per raccontare le picaresche storie incrociate dei suoi singolari personaggi: il gigantesco usuraio Titano e i suoi “collaboratori” che si occupano di “recupero crediti”, il vecchio César Pizarro perennemente attaccato alla bottiglia, il comandante greco Kasteli e la sua nave rattoppata, l’ancor piacente Sofia Gallucci che ama soprattutto lo Chablis, la misteriosa vedova Valencia von Benedikt… Tra sparatorie, pestaggi, colpi di scena e tradimenti, Garbarino – come un suo personaggio – riesce ad afferrare la storia che vuole raccontare per poi “riavvolgerla” e proiettarla a noi lettori. Come in un film.
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.